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SAN SEBASTIÁN 2023 Concorso

Recensione: MMXX

di 

- Il rumeno Cristi Puiu offre uno dei suoi sguardi più ostili ma precisi sulla società odierna, con la sua dissezione di ciò che abbiamo vissuto nell'anno 2020

Recensione: MMXX

Come possiamo parlare con il dovuto distacco  di ciò che è accaduto nel 2020? Dopo gli istantanei e sempre un po' vuoti esperimenti cinematografivi dell'anno della pandemia di Covid-19 ormai alle spalle, Cristi Puiu ha pensato che fosse giunto il momento di rispondere a questa domanda, anche se per molti è difficile vedersi riflessi nel ritratto in cui il maestro rumeno della dissezione sociale coglie il cupo rovescio dei gloriosi slogan di speranza ("ne usciremo migliori"). Presentato in concorso al 71mo Festival di San Sebastian, MMXX (l'anno in questione scritto in numeri romani) è il film in cui l'acclamato regista ci invita a dare uno sguardo al passato.

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Attraverso quattro storie indipendenti (o quasi, visto che almeno tre di esse hanno in comune dei personaggi ricorrenti), il regista di Sieranevada [+leggi anche:
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torna ai suoi ritratti corali per cercare di comprendere la condizione umana. Niente di più e niente di meno. Nel primo, una giovane terapeuta (Bianca Cuculici) riceve una nuova cliente con  la mascherina e, dopo averla tolta per comodità, fa in modo che la cliente, con significativo narcisismo (forse involontariamente esacerbato dalla difficile situazione?), autovaluti il suo ruolo tra le persone che la circondano e, in definitiva, nel mondo. Nel secondo, la stessa terapeuta, a casa con il fratello (Laurențiu Bondarenco) e il compagno (Florin Țibre), mentre cucina la cena affronta la telefonata preoccupata di un amico con moglie incinta e un ricovero d'urgenza in ospedale per Covid-19. Nella terza, il partner della terapeuta, un medico di ambulanza, trascorre i tempi morti in attesa dei risultati di un test per il Covid-19 parlando con il suo collega, un giovane moldavo emigrato in Romania (Igor Babiac) che punta alla professione di attore ma, per il momento, fa l’autista di ambulanze. Nella quarta storia un ispettore specializzato in criminalità organizzata (Dragoș Bucur), il cui collega si è appena suicidato, indaga su un caso complesso di traffico di esseri umani durante il funerale del suo stesso partner in una zona rurale.

Puiu mostra la sua consueta capacità di esaminare i personaggi e i temi centrali delle loro storie, attraverso le loro conversazioni, lunghe e vivaci, a volte vertiginose e travolgenti, ma in questo caso, a differenza dei suoi film più brillanti sopra citati (e con una piccola eccezione nel primo racconto), non c’è nessuna concessione all'umorismo. L’andamento del film diventa faticoso, soprattutto in alcuni passaggi di minor valore narrativo (come il terzo racconto), evidentemente perché il regista ritiene che in quella situazione non ci sia nulla da trattare in modo positivo. Puiu sviluppa i suoi personaggi sottolineando le differenze tra i Paesi europei (su cui aleggia la xenofobia) e citando persino il termine "mankurt", schiavo privo di volontà propria, forse per criticare ciò che si è cercato di fare nell'anno in questione. Questi commenti, che sono in linea con le sue dichiarazioni un po' polemiche dell'epoca, incanalano la sua stanchezza nei confronti della società, che continuava a fare i propri interessi in una situazione complessa come quella, e che lui prende a schiaffi trattando nella sua quarta storia altre disgrazie e malattie oggettivamente più dure del Covid.

Puiu continua così la sua vigorosa filmografia con una nuova puntata dei suoi desolati ma accurati sguardi sulla società di oggi (con l'eccezione di Malmkrog [+leggi anche:
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intervista: Cristi Puiu
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). Questo è il più spinoso e ostile di tutti, sia per il suo approccio cinematografico austero (più immobile, meno divertente) sia perché ci tocca fin troppo da vicino.

MMXX è prodotto da Mandragora e Block Media Management, in coproduzione con la francese  Shellac, le rumene Actoriedefilm.ro e Chainsaw Europe e la moldava YOUBESC Film. Shellac si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dallo spagnolo)


Photogallery 25/09/2023: San Sebastian 2023 - MMXX

16 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

© 2023 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso

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