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FILM / RECENSIONI Italia / Francia / Regno Unito

Recensione: Race For Glory - Audi vs Lancia

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- Stefano Mordini dimostra di padroneggiare la tecnica che il genere delle corse automobilistiche richiede, ma il film non dà spessore ai protagonisti della sfida come i suoi predecessori

Recensione: Race For Glory - Audi vs Lancia
Daniel Brühl e Riccardo Scamarcio in Race For Glory - Audi vs Lancia

Dopo la sua uscita in Francia con Metropolitan Filmexport e nelle piatteforme VOD nel Regno Unito, Race For Glory - Audi vs Lancia [+leggi anche:
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di Stefano Mordini arriva nelle sale italiane domani 14 marzo con Medusa a poca distanza dal biopic da 90 milioni di dollari Ferrari [+leggi anche:
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di Michael Mann, presentato in Concorso a Venezia, elegante, troppo riflessivo, ben recitato flop al box office internazionale. Nei limiti di un budget europeo, il film di coproduzione italo-franco-britannica di Mordini è ambientato nel mondo del rally negli anni Ottanta, più precisamente quel 1983 in cui il team Lancia, guidato da Cesare Fiorio (Riccardo Scamarcio), affronta la potente scuderia Audi in un Campionato del Mondo rimasto nella storia.

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Quello delle corse automobilistiche è un genere totalmente ignorato dal cinema italiano fino all’exploit di Veloce come il vento [+leggi anche:
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del talentuoso Matteo Rovere, che aveva colpito per la per la tecnica di ripresa. Il film fortemente voluto dal coproduttore, interprete e cosceneggiatore (con Mordini e Filippo Bologna) dovrebbe incuriosire un pubblico in cerca di emozioni motoristiche d’epoca, con la sua attenzione ai particolari tecnico-meccanici e le sue scene action il cui realismo si contrappone al franchising Fast & Furious. Lo script del film di Rovere approfondiva le relazioni familiari e le problematiche legate alla tossicodipendenza. Qui siamo al classico duello cavalleresco di stampo medievale che semmai ci riporta al confronto Niki Lauda e James Hunt del Rush [+leggi anche:
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di Ron Howard.  Il magnifico interprete di Lauda in quel film, lo spagnolo-tedesco Daniel Brühl, interpreta in Race For Glory il temibile rivale di Fiorio, Roland Gumpert, l’ingegnere tedesco sotto la cui guida l’Audi ha vinto 25 gare del mondiale rally (nella realtà storica). Classicamente, i due si ammirano e si sfidano a distanza ravvicinata, divisi solo da qualche metro d’asfalto: l’Audi ha il vantaggio delle quattro ruote motrici contro la trazione posteriore della Lancia 037, che è però più leggera.

Confronto dunque tra due geniali ingegneri e team manager e non tra piloti, che qui sono il riluttante campione Walther Röhrl, interpretato con sensibilità dal tedesco Volker Bruch, in campo Lancia, e il finlandese Hannu Mikkola (Gianmaria Martini) in quello Audi. Le auto delle due squadre si rincorrono per strade sterrate e pericolosi dossi a Montecarlo, in Finlandia, Grecia e Liguria, mentre Fiorio, noto per la sua capacità di trovare soluzioni, adotta ogni possibile strategia e trucco che non contravvenga al regolamento – in perfetto cliché italiano - alla ricerca ossessiva della vittoria.

Mordini dimostra di padroneggia le tecniche del linguaggio filmico specifiche del genere –alternando coinvolgenti riprese in esterni con soggettive dalle auto e sottolineando peraltro il ruolo del navigatore, che nel rally siede accanto al pilota, cosa che non avviene nella formula 1. La sceneggiatura ha però il difetto di insistere in modo quasi martellante sulla filosofia del trionfo (piuttosto vuota) di Fiorio, la sua personale “arte della guerra”, senza approfondire i personaggi – non c’è nessun accenno alla sua vita privata – e dare maggiore spessore al duello. Il personaggio del meccanico italiano Ennio (Giorgio Montanini) poteva essere sfruttato meglio, come avviene nel Le Mans ‘66 di James Mangold, incentrato sulla collaborazione e l’amicizia tra il misurato ex pilota Matt Damon e l’esuberante meccanico Christian Bale. Soprattutto non si è voluta creare quella fisicità sexy autodistruttiva, tipica del genere, del James Hunt (Chris Hemsworth) di Rush, tutto alcool sigarette e donne, e giù nel tempo degli iconici precursori Steve McQueen e Paul Newman.

Race For Glory - Audi vs Lancia è una produzione Lebowski con Rai Cinema in coproduzione con Metropolitan Filmexport, Davis Films, Recorded Picture Company e HanWay Films, che si occupa delle vendite internazionali, in associazione con MAS.

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