01/03/2004 - In una serata dominata da Il signore degli anelli (11 premi su 11 nomination), l’Europa si deve accontentare della statuetta per il miglior film straniero alla pellicola franco-canadese Le invasioni barbariche

La straordinaria carriera di Le invasioni barbariche si è conclusa con il premio più prestigioso. La coproduzione franco-canadese diretta da Denys Arcand si è aggiudicata l’Oscar come miglior film straniero. Una nuova soddisfazione per questo film e per l’autore canadese, che da sempre prende di mira i costumi dei potenti vicini di casa: quegli Stati Uniti che oggi lo hanno premiato.

Nella 76/a edizione della cerimonia degli Oscar, tenutasi questa notte al Kodak Theatre di Los Angeles, la statuetta al film di Arcand è praticamente l’unico riconoscimento al cinema europeo. Una serata dominata da Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re che ha fatto un en plein senza precedenti: 11 oscar su 11 nomination. Nessun film era riuscito ad arrivare così in alto nella storia dei premi dell’Academy. Solo L’ultimo imperatore dell’italiano Bernardo Bertolucci era riuscito nell’en plein, ma fermandosi ad otto premi su otto candidature.

Delusione invece per Appuntamento a Belleville, il cartone animato franco-belga battuto in entrambe le categorie nelle quali era candidato: Alla ricerca di Nemo si è aggiudicato la statuetta per il miglior film d’animazione, mentre Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re, tra i tanti premi si è portato via anche quello per la migliore canzone.

Non è andata meglio alle pellicole in parte britannicche Ritorno a Cold Mountain e La ragazza con l’orecchino di perla, anch’esse vittime del potere magico dell’anello.