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USCITE Italia

Giordana e i migranti

di 

- Il regista de La meglio gioventù torna a Cannes con Quando sei nato non puoi più nasconderti (nelle sale italiane dal 13 maggio). "Ho affrontato il dramma dei clandestini attraverso lo sguardo di un ragazzino"

La "voglia di raccontare il presente" dopo tre film sugli anni '70, ha spinto Marco Tullio Giordana ad affrontare il dramma dell'immigrazione clandestina nel suo nuovo film Quando sei nato non puoi più nasconderti [+leggi anche:
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, in uscita il 13 maggio e unico italiano in concorso al Festival di Cannes. "Avrò avversari temibili, perciò non aspettiamoci niente per non tornare a casa delusi".
Ma le aspettative per questo nuovo film di Giordana, prodotto da Cattleya e Rai Cinema, sono grandi, dopo la vittoria nel 2003 de The Best of Youth nella prestigiosa sezione "Un certain regard".

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Al centro della vicenda di Quando sei nato non puoi più nasconderti c'è Sandro, ragazzino di 12 anni ben interpretato dall'esordiente Matteo Gadola, che durante una crociera in barca a vela cade in acqua e viene salvato da un barcone di migranti clandestini. Sandro, che vive nella provincia italiana a più alta densità di lavoratori extracomunitari, quella di Brescia, comincerà a vedere questi uomini e donne disperati nella loro reale dimensione umana e affronterà il passaggio dall'adolescenza alla maturità.

"L'avventura sul barcone dei migranti è una seconda educazione alla vita", spiega il regista. "All'arrivo sulle coste italiane, Sandro sente l'appartenenza, è diventato uno di questi migranti".
Giordana evita ogni retorica e dice di essersi limitato a "raccontare la verità, che è il compito del cinema", senza semplificazioni televisive. Il film infatti prende ispirazione da un libro-inchiesta di Maria Pace Ottieri. "E' difficile raccontare dal punto di vista dei migranti, ho scelto lo sguardo del ragazzo, la consapevolezza di un adolescente, senza pregiudizi e ideologie".

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