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CANNES 2005 Un Certain Regard

Schläfer : Il triangolo amoroso di Benjamin Heisenberg

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Schläfer, primo lungometraggio di Benjamin Heisenberg - presentato nella sezione Un certain regard e anche in corsa per la Caméra d'Or - è un film sulla complessità delle relazioni umane, affrontate con l'approccio triangolare dello studioso René Girard.
Il film prende le mosse con l'arrivo di Johannes (Bastian Trost) in un laboratorio di ricerca scientifica che gli fa visitare Farid (Mehdi Nebbou), sul quale i Renseignements Généraux gli hanno chiesto di fare delle indagini perché sospettano che l'algerino sia una spia implicata in alcuni attentati. Una strana amicizia nasce tra i due, complicata dalla apparizione di una donna, Beate (Loretta Pflaum), con la quale formano un trio bizzarro, in cui si mescolano gelosia e desiderio, rendendo il confine tra amicizia e tradimento ancora più labile.

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In effetti in questo film, i rapporti umani non sono mai mediati dalla presenza di terzi (Beate, Mme Wasser - dei Renseignements Généraux-, o ancora il capo del laboratorio). Tutto accade come se nella vita i triangoli non fossero mai equilateri ma isosceli: anche nei videogiochi in cui si affrontano i due uomini, è sempre tutta una questione di strategia e i rapporti di eguaglianza sembrano ua utopia. Il regista annuncia fin dall'inizio che ogni incontro è costituito sia da una dose di amicizia che di antagonismo. E' di sicuro per questo che Farid ha tanti libri sul soggetto "Come farsi degli amici?". Heisenberg poi dirige gli attori seguendoli con una visione oggettiva che non permette di afferrare fino in fondo i loro pensieri.

Per dirla con Umberto Eco, Schläfer è una "opera aperta" che non offre mai risposte. Il film illustra, per ammissione del regista, una nuova tendenza del cinema tedesco che "negli anni '80 e all'inizio dei '90 era soprattutto commerciale, di ispirazione americana". Questo film d'altronde è prodotto da società che investono sul cinema germanofilo di qualità: Juicy Film (Germania) e Coop 99 Filmproduktion (Austria). All'incontro con Cineuropa, Antonin Svoboda, di Coop 99 (fondata dalla regista Barbara Albert), ha spiegato che il suo ruolo è di aiutare gli artisti a esprimersi e dare loro una chance in più. Il suo lavoro è stato omaggiato in grandi festival come Venezia (Le cauchemar de Darwin di Hubert Sauper) e soprattutto Cannes, dove sono stati presentati Lovely Rita [+leggi anche:
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(2001) e Hotel [+leggi anche:
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(2004) di Jessica Hausner, oltre che The Edukators (in concorso l'annos corso) di Hans Weingartner. Da segnalare infine che Schläfer è uno dei 19 progetti sostenuti da ARTE e presentati qui a Cannes.

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(Tradotto dal francese)

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