21/05/2005

La conferenza stampa dei premiati della 58ma edizione del Festival di Cannes ha puntato stasera i riflettori sui registi europei abituati al podio cannese. Per primi, Jean-Pierre et Luc Dardenne, grandi trionfatori di questa edizione con la Palma d'Oro (la seconda della loro carriera) per L’Enfant, hanno voluto dividere il premio con i loro giovani attori Jérémie Renier e Deborah François. "Fa uno strano effetto vincere una seconda Palma", ha sottolineato Jean-Pierre Dardenne, "proviamo un'enorme emozione perché sei sempre sotto pressione quando presenti un film a Cannes".
Ad una domanda sui contenuti sociali del loro cinema, i due fratelli hanno rifiutato l'idea di una strategia che si ripete: "lo stile migliore è non averne. Quella del film sociale è un'etichetta utilizzata dalla stampa. Ma un film è molto di più di questo, perché quello che resta è l'emozione. Noi proviamo a servirci della nostra realtà con dei "piccoli soggetti" sperando che interessino il pubblico".

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Da parte sua, l'austriaco Michael Haneke sembrava aver dimenticato il suo disappunto, molto visibile sul palco del Théâtre Lumière al momento della consegna dei premi. Ma questa Palme d’Or sfuggitagli e sostituita con il premio per la regia per Caché, Michael Haneke spera di vincerla un giorno: " Quando si partecipa ad una competizione, si va per guadagnare un premio. Aspetterò la prossima volta per la Palma d'Oro. Si vuole sempre avere il massimo dei premi e sedurre il maggior numero di spettatori perché non si può dimenticare che siamo in concorrenza con film come Star Wars". Il cineasta ha anche approfittato dell'occasione per annunciare il suo prossimo progetto. "Conto di girare un' opera a Parigi, cioé il "Don Giovanni", e lavoro sulla sceneggiatura da qualche mese. sarà una sorpresa per me e per l'opera".

(Tradotto dal francese)