19/09/2005

Sul podio di Gdynia si sono incontrate le diverse generazioni del cinema polacco. La decisione della giuria presieduta da Andrzej Wajda annunciata alla chiusura del Festival di Gdynia, non sorprende. Feliks Falk, uno dei maestri del cinema polacco, ha vinto il Leone d'oro per Komornik (L'usciere - vedi la news del 16/09). Il film racconta la storia di un funzionario di Stato che nel corso della sua carriera cambia radicalmente il proprio sistema di valori.
La premiazione è stata in generale molto fruttuosa per Komornik: Grzegorz Loszewski ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, Bartek Prokopowicz quello per le migliori immagini (ex aequo con Artur Reinhart per Jestem di Dorota Kedzierzawska), Kinga Preis per la migliore coprotagonista e Andrzej Chyra per il miglior attore.

Krzysztof Zanussi, autore di Persona non grata [+leggi anche:
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scheda film], ha vinto invece il premio della giuria. Il russo Nikita Mikhalkov, nel ruolo di ambasciatore russo nel film di Zanussi, ha vinto come miglior coprotagonista mentre Michael Nyman si è visto premiare per la colonna sonora di Jestem (Io sono), film che ha anche vinto il premio del pubblico.

Tra gli altri vincitori da segnalare Rozdroze cafe di Leszek Wosiewicz, del quale la giuria ha apprezzato la messa in scena e il montaggio (Leszek Wosiewicz e Krzysztof Raczynski).
Non è passata nell'ombra la vera scoperta del festival: Oda do radosci (Ode alla gioia), un film di tre studenti della Scuola di cinema di Lodz (Maciej Migas, Jan Komasa, Anna Kazejak-Dawid), autoritratto di una generazione che ha vinto il premio speciale della giuria.

Infine, un altro premio speciale - il Leone di platino - è stato assegnato alla carriera di Andrzej Wajda, che l'anno prossimo festeggerà 80 anni e che resta il padre spirituale e il maestri di decine di registi polacchi contemporanei.

(Tradotto dal francese)