05/06/2006

Due mesi prima del 59mo Festival di Locarno (2 - 12 agosto), cominciano a comporsi i primi pezzi del mosaico del festival diretto per prima volta da Frédéric Maire. A prima vista, l’era di Irene Bignardi sembra definitivamente tramontata: le nuove locandine sono il primo indizio. Inoltre, la sezione Human Rights è stata soppressa e le opere in video non sono più una competizione accantonata in un angolo ma sono inserite nella sezione Cineasti del presente, cioè una competizione ufficiale. Il programma sarà inoltre alleggerito per dare maggiore visibilità ai film.

Il regista finlandese Aki Kaurismäki sarà omaggiato con una retrospettiva sulle sue opere più recenti e meno recenti, compreso il suo nuovo film presentato di recente a Cannes (Lights in the Dusk [+leggi anche:
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Omaggio anche per il regista russo Alexandre Sokurov, al quale sarà consegnato un Pardo alla carriera. L’autore di Padre e figlio, che aveva vinto un Pardo di bronzo nel 1987 (con La voce solitaria dell'uomo), sarà premiato anche per il suo documentario Spiritual Voices. Sokurov presenterà a Locarno il suo nuovo film, un omaggio al violoncellista russo Mstislav Rostropovich intitolato Elegy of Life.

Due grandi nomi del cinema argentino saranno tra i giurati: Lisandro Alonso per la migliore opera prima e Hernán Musaluppi a giudicare la sezione Cineasti del presente. In giuria anche due svizzeri: l’artista Emmanuelle Antille e il fotografo e regista Edo Bertoglio.

Al Festival di Cannes, dove Frédéric Maire era nella giuria della Caméra d’Or, è stato rivelato un titolo svizzero che sarà a Locarno. Si tratta del nuovo documentario di Marcel Schüpbach, La liste de Carla (CAB Productions, Losanna), un ritratto di Carla del Ponte, procuratore del Tribunale Penale Internazionale dell'Aia.