16/01/2007

"Recitare per cinque ore con Monica Bellucci sulle gambe non è stato facile". Riccardo Scamarcio, il nuovo "bello" del cinema italiano, se la cava con una battuta. È il protagonista di uno degli episodi di Manuale d'amore 2 (Capitoli successivi) [+leggi anche:
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scheda film], nei panni di Nicola, un ragazzo costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente, che vive una infuocata notte d'amore con una fisioterapista d'eccezione, Monica Bellucci.

Il seguito del film a episodi diretto da Giovanni Veronesi, che aveva resuscitato il box office italiano nel marzo 2005, arriva nelle sale il 19 gennaio in ben 750 copie distribuito (e prodotto) da Filmauro, cercando di ripetere il successo del predecessore. Il cast è ricco - Carlo Verdone, Fabio Volo, Sergio Rubini, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Barbora Bobulova, la procace attrice madrilena Elsa Pataky - ma la freschezza del primi episodi si è trasformata in una materia meno leggera, a tratti più cupa.

Responsabili di questa mancanza di levità sono una fotografia (del bravissimo Tani Canevari) volutamente più "corposa", molto poco da commedia leggera, e gli argomenti trattati - il sesso visto dalla parte di un paraplegico, la fecondazione assistita, la passione extraconiugale, il matrimonio gay e i perduranti pregiudizi - che non sempre nel film mostrano il loro lato comico.

Per il regista questa è solo la seconda parte di una ambiziosa serie di episodi raccolti in cinque film che affrontano tutti gli aspetti dell'amore: "Un vero manuale d'amore non esiste", dice Veronesi, "siamo noi che andiamo in cerca di regole, ce le immaginiamo e cerchiamo di imporle a noi stessi".