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PRODUZIONE Italia

Il mio paese di Vicari, dalla sala al web

di 

L'olandese Joris Ivens, uno dei più grandi documentaristi del ventesimo secolo, girò nel 1959 L'Italia non è un paese povero, film commissionato dal presidente dell'ENI Enrico Mattei ma censurato dalla Rai perché mostrava le contraddizioni di una nazione in pieno boom economico ma con un Sud ancora fortemente arretrato.

Ripercorrendo a ritroso le tappe di quel documentario, Daniele Vicari - premiato qualche anno fa alla Mostra di Venezia per la miglior opera prima, Velocità Massima [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
- ha girato Il mio paese, concentrando la sua attenzione sul tema del lavoro (leggi l'articolo sul film).

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Il mio paese arriva nelle sale dal 20 aprile con una distribuzione alternativa, quella di Vivo Film, con 10 copie in pellicola e molte altre in Digital Betacam, attraverso un accordo con Ucca (Unione centri cinematografici Arci) che si è impegnata a diffonderlo in maniera capillare sino all'estate.

Vicari sta pensando anche ad un sito web (www.ilmiopaese.it) al quale chiunque potrà spedire delle riprese in digitale con cui si racconta il proprio lavoro, il territorio, le esperienze dirette. "Di qui nascerà un nuovo documentario, Il mio paese 2.0, che sarà un lavoro collettivo che io mi limiterò ad editare".

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