25/03/2009

Dopo aver fatto molto parlare di sé presso i vicini francesi, Welcome [+leggi anche:
recensione
trailer
making of
intervista: Philippe Lioret
scheda film] esce questa settimana in Belgio. Philippe Lioret conferma con questo suo sesto lungometraggio di essere un punto fermo del cinema francese, riconosciuto sia dal pubblico che dalla critica. Con questo film ibrido che coniuga politica e amore, l'autore tornerà a far piangere, tre anni dopo Je vais bien, ne t’en fais pas [+leggi anche:
trailer
scheda film], che tanto commosse il pubblico (oltre 890 000 entrate in Francia).

Welcome racconta le gesta normali, rese straordinarie dalla legge, di un uomo innamorato che per riconquistare sua moglie decide di aiutare un clandestino curdo ad attraversare la Manica. Questa sua iniziativa, volta a evitare che il clandestino marcisca nella giungla di Calais, lo porrà nel mirino della polizia. Non risparmiandosi nel descrivere la situazione osservata nel Nord della Francia, il regista ha provocato le ire del neo-ministro dell'Immigrazione francese.

La polemica politica non ha impedito ai francesi di presentarsi numerosi nelle sale. La squadra del film è venuta a sostenere il film nelle anteprime di Bruxelles e di Liegi, chiudendo così una maratona mediatica che ha contribuito a mettere in luce la sorte dei clandestini che attendono il loro biglietto per l'Inghilterra, quale che ne sia il prezzo. Cinéart distribuisce il film in Belgio in 11 copie e, cosa assai rara, in una combinazione di sale quasi perfettamente bilingue.

Per il resto, la settimana sarà povera di uscite europee. Da notare il lancio nelle Fiandre di Youssou N’Dour: I Bring What I Love di Elisabeth Chai Vasarhelyi, prima di un'uscita francofona annunciata per luglio da Abc Distribution. Esce infine Banlieue 13: Ultimatum [+leggi anche:
trailer
scheda film], diretto da Patrick Alessandrin e prodotto da Europacorp, sequel di Banlieue 13, uscito nel 2004.

(Tradotto dal francese)