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Apichatpong Weerasethakul • Regista

Intervista

Cineuropa ha intervistato Weerasethakul alla 51ma edizione del Festival Internazionale di Thessaloniki, che ha tenuto una retrospettiva sul lavoro del regista.

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Il regista vincitore della Palma d’Oro Apichatpong Weerasethakul parla del suo film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
; com’è nata la storia; l’importanza di avere una rete di coproduzione il più ampia possible; il fatto che secondo lui Cannes sia come “un club internazionale per masochisti in cui i registi vanno per essere fatti a pezzettini”; come i festival in generale abbiano un ruolo fondamentale nel supporto dei film d’autore; e i suoi piani per i progetti futuri già in fase creazione.

A proposito di Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
“Questo film è il mio modo di rendere omaggio a un certo tipo di cinema che sta morendo o si sta trasformando. È qualcosa di molto personale.”

A proposito di Cannes
“Cannes è come un club internazionale per masochisti, in cui i registi vanno per essere fatti a pezzettini".

A proposito dei festival
“Ogni volta che vado a un festival mi sento ispirato, ho voglia di tornare a casa e lavorare sulla mia sceneggiatura.

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