Marco Bellocchio, regista di Buongiorno Notte
Intervista - Venezia 2003
Bellocchio ha dedicato il film al suo padre, qui è morto mentre lui era ancora un adolescente
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scheda film] sceglie un punto di vista soggettivo di Anna, terrorista BR, che ha scelto la lotta armata, ed è coinvolta nel sequestro Moro.
Attraverso il suo sguardo talvolta perso, spesso impaurito, inconsapevolmente o consapevolmente miope sulla realtà che la circonda, prende corpo il complesso mondo degli "anni di piombo" lucido e disperato, fiducioso nell´avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità.
"Ho dedicato il film a mio padre - ha detto il regista-. Ho perso mio padre durante l'adolescenza e lo annullai, era stata una catasctrofe troppo grande e insopportabile... Dedicare il film a lui mi è sembrato importante".