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FESTIVAL Svizzera

Locarno: una 64ma edizione molto francese

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Francia, Svizzera, Stati Uniti, Romania e Giappone. E' questo il quintetto di cinematografie che saranno rappresentate al Festival del film di Locarno dal 3 al 13 agosto prossimi. Per la sua 64ma edizione – che sarà anche la seconda diretta da Olivier Père, già delegato generale della Quinzaine des réalisateurs di Cannes – la manifestazione ha selezionato i nuovi film di Nicolas Klotz (Low Life, in Competizione internazionale), Patricia Mazuy (Sport de filles [+leggi anche:
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, proiettato sulla Piazza Grande), Hitoshi Matsumoto (Scabbard Samurai, sulla Piazza Grande), Adrian Sitaru (Din dragoste cu cele mai bune intenti [+leggi anche:
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, Competizione internazionale), Fernand Melgar (Vol spécial, Competizione internazionale), Mia Hansen-Love (Un amour de jeunesse [+leggi anche:
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intervista: Mia Hansen-Love
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, Competizione internazionale) e Azazel Jacobs (Terri, Competizione internazionale).

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Con quattro film sui venti che conta la Competizione internazionale, la Francia registra una presenza record a Locarno. "E' un anno particolare, in cui la produzione francese è di notevole qualità", commenta Olivier Père, prima di aggiungere: "C'erano quattro film francesi in competizione anche a Cannes quest'anno". Presente invece con tre film in questa sezione (Vol spécial ma anche Mangrove [+leggi anche:
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di Frédéric Choffat e Julie Gilbert, e Abrir puertas y ventanas di Milagros Mumenthaler), la Svizzera per una volta non è da meno. Commento malizioso del direttore della manifestazione: "Tutto quello che posso dire è che le opere sono molto lontane dai cliché che esistono sulla Svizzera e il suo cinema".

Tra tutti i paesi e le sezioni, il programma dell'edizione 2011 annunciato oggi a Berna rende ancora una volta omaggio al grande cinema d’essai. Come ha sottolineato Olivier Père, il festival doveva riaffermare il suo "ruolo attivo nella difesa e nella rappresentazione di un cinema indipendente, vivo, stimolante per gli occhi e lo spirito". Da qui anche un riposizionamento della manifestazione, cominciata l'anno scorso, intorno alle sue due sezioni competitive, la Competizione internazionale, luogo del cinema d'autore per eccellenza, e Cineasti del presente, riservata alle opere prime e seconde.

Una strategia che si ritrova nella scelta dei nomi che saranno premiati a Locarno. Pensiamo al Pardo d'onore, che sarà consegnato il 5 agosto all'enfant terrible di New York Abel Ferrara (leggi la news), ma anche al più discreto Premio Raimondo Rezzonico al miglior produttore indipendente, che sarà assegnato il 9 agosto a Mark Medavoy, l'uomo dietro Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman e più di recente Shutter Island di Martin Scorsese.

Tra una retrospettiva dedicata a Vincente Minnelli e la prima europea del blockbuster Cowboys & Aliens di Jon Favreau, che darà a Locarno il suo tocco glamour con l'atteso arrivo di Harrison Ford e Daniel Craig, i visitatori del festival avranno la possibilità di immergersi anche in un cinema più popolare, il cui simbolo locarnese rimane lo schermo gigante e a cielo aperto della Piazza Grande. Il luogo è magico, dicono. Almeno le sere che non piove.

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(Tradotto dal francese)

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