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FESTIVAL Spagna

Il meglio del cinema indipendente europeo in concorso a Gijón

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Come ogni anno, i principali esponenti del cinema indipendente si danno appuntamento alla 49ma edizione del Festival internazionale del cinema di Gijón, che si terrà dal 18 al 26 novembre. Il programma di quest'anno si compone di una nutrita serie di retrospettive e di sezioni parallele, ad affiancare la competizione ufficiale che comprende 17 titoli in lizza.

Tra le pellicole selezionate non mancano alcune delle produzioni di maggior successo del circuito festivaliero di quest'anno. Un marchio di fabbrica di questa kermesse, che punta ad avvicinare il pubblico di tutta la Spagna (dove il festival è un'istituzione) a opere che normalmente non arrivano a essere distribuite commercialmente, ma senza mettersi in competizione con altre manifestazioni per le anteprime mondiali o internazionali.

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Come di consueto, la cinematografia europea sarà protagonista della competizione ufficiale. Dieci delle opere selezionate sono state prodotte nel Vecchio continente, soprattutto in Francia, che sarà presente con cinque lungometraggi: La Guerre est déclarée [+leggi anche:
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di Valerie Donzelli, che deve molto alla Nouvelle Vague e a Truffaut in particolare, stando al giudizio del festival; la coproduzione con la Germania Un amour de jeunesse [+leggi anche:
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intervista: Mia Hansen-Love
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di Mia Hansen-Love, su gioie e dolori del primo amore; il dramma criminale Hors Satan [+leggi anche:
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di Bruno Dumont, al quale la manifestazione ha dedicato una retrospettiva nel 2006; Low Life di Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval; e la coproduzione con il Regno Unito Walk Away Renée [+leggi anche:
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di Jonathan Caouette, eccentrico road movie presentato alla Settimana della critica di Cannes.

La Spagna avrà un solo rappresentante: Iceberg del salmantino Gabriel Velázquez, che descrive il mondo degli adolescenti con uno sguardo simile a quello di autori come Larry Clark o Gus Van Sant.

Completano la rappresentanza europea le coproduzioni Les Géants [+leggi anche:
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(Belgio, Francia, Lussemburgo) di Bouli Lanners e Play [+leggi anche:
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(Svezia, Danimarca, Finlandia - finalista al Premio Lux 2011, Parlamento Europeo) di Ruben Östlund; poi, l'austriaco Michael [+leggi anche:
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di Markus Schleinzer, su un terrificante segreto nascosto in uno scantinato, e lo svizzero Vol spécial [+leggi anche:
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di Fernand Melgar, che ha suscitato un notevole scandalo all'ultimo Festival di Locarno (il presidente della giuria, il produttore portoghese Paulo Branco, lo ha tacciato di “fascista”).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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