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PRODUZIONE Svezia

Tre svedesi minacciati dagli USA

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- In TPB AFK, il regista svedese Simon Klose narra la storia di Gotfrid Swartholm Warg, Peter Sunde e Fredrik Neij, fondatori di Pirate Bay

Il caso è ancora aperto — all’inizio del mese (1° febbraio) la Corte Suprema di Svezia ha rifiutato un nuovo appello — Gotfrid Swartholm Warg, Peter Sunde, Fredrik Neij (e l’investitore Carl Lundström) affronteranno il verdetto da 2-10 mesi in prigione e 5.2 milioni di euro di danni per violazione del copyright.

E mentre Pirate Bay ha annunciato di recente (il 20 febbraio su Facebook) che dopo il 29 febbraio non potrà più ospitare torrent, ma solo magnet link, il regista svedese Simon Klose (in foto) sta lavorando a TPB AFK (The Pirate Bay Away From Keyboard) — le storie personali dei tre svedesi che hanno inventato ”l’arma di distribuzione di massa”.

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”Come hanno fatto l’hacker Warg, l’attivista di internet Sunde ed il bevitore di birra Neij a spingere la Casa Bianca a minacciare il Governo svedese di sanzioni?”, si chiede Klose, che ieri (28 febbraio) ha ricevuto un supporto da 0.2 milioni di euro dallo Swedish Film Institute per il documentario prodotto da Martin Persson per Nonami.

Attivo dal 2003 — e nominato il sito di BitTorrent più resiliente della galassia — The Pirate Bay è ancora il 102° sito più visitato al mondo, con oltre 4 milioni di file e 5.5 milioni di utenti registrati. Dopo il raid della polizia svedese il 31 maggio 2006, i tre uomini sono stati messi sotto processo il 16 febbraio 2009.

Lo Swedish Film Institute ha supportato con importi minori altri due documentari, For You Naked della svedese Sara Broos, personale ritratto dell’artista Lars Ledin e ”di come sia possibile innamorarsi di un cuore infranto dopo anni di abusi alcolici”, che Broos produrrà per Alma Films. Il regista norvegese Kari Anne Moe girerà inoltre Bravehearts, sulla generazione seguita al massacro di Utøya nel 2011.

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(Tradotto dall'inglese)

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