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INDUSTRIA Germania

Prosegue il dibattito sulla nuova legge del cinema

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- Quattro associazioni dell'industria cinematografica tedesca si smarcano dalla FFA nel dibattito sulla nuova legge federale del cinema

L'Associazione dei Distributori Cinematografici (VdF - Verband der Filmverleiher), il Gruppo d'Interesse delle Sale Cinematografiche (HDF Kino), l'Associazione Federale dei Media Audiovisivi (BVV - Bundesverband Audiovisuelle Medien) e l'Associazione dei Produttori Tedeschi (Allianz Deutscher Produzenten - Film & Fernsehen) hanno pubblicato le loro osservazioni in risposta al documento redatto dalla FFA riguardo alla nuova Legge Federale del Cinema (Filmförderungsgesetz, FFG).

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La peculiarità del caso è che lo hanno fatto in forma congiunta e indipendente dalla FFA, pochi giorni dopo che quest'ultima aveva reso pubblici i commenti di altre associazioni e gruppi d'interesse dell'industria a tal proposito. Si evidenzia così, ancora una volta, una spaccatura tra un settore dell'industria e l'organismo di regolamentazione del cinema a livello federale. Il documento elaborato dalle quattro associazioni propone una riduzione del contributo dell'industria al fondo di sostegno della FFA e diverse misure per adattarsi al nuovo budget che ne deriverebbe. Suggerisce, fra l'altro, una riduzione dei costi di funzionamento della FFA e propone che tutte le sale cinematografiche con guadagno netto annuale superiore ai 40.000 euro ne versino l'1,5% al fondo (il contributo in vigore oscilla tra l'1,8 e il 3% in tre tranche).

Secondo Uli Aselmann, presidente della sezione cinema di Produzentenallianz, l'obiettivo “è di superare le passate controversie e di rendere la FFG una legge sostenibile”. Per consultare il documento (in tedesco), clicca qui.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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