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FILM / RECENSIONI

Extraterrestre

di 

- Menzogne e manipolazione, fantascienza e vaudeville. Una commedia spagnola minimalista, geniale ed esilarante. Premio Cineuropa al Festival di Les Arcs.

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, lo spagnolo Nacho Vigalondo conferma il suo talento con l'astuto e divertentissimo Extraterrestre [+leggi anche:
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, Premio Cineuropa al Festival del cinema europeo di Les Arcs. Presentato a Toronto, questo film di piccolo budget fa dei suoi mezzi limitati un uso ottimale, con uno svolgimento quasi interamente al chiuso, in un appartamento madrileno, un cast ristretto a quattro ruoli principali e uno secondario, e un'invasione extraterrestre invisibile ad eccezione di una navicella spaziale sospesa nel cielo. Un cocktail minimalista con cui il regista gioca allegramente per tessere un intreccio molto creativo, riciclando elementi dei classici della fantascienza e inserendoli in uno spassoso vaudeville in cui regnano menzogna e manipolazione.

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Il film presenta immediatamente il contesto: un uomo si sveglia molto tardi durante il giorno e non ricorda come sia arrivato nel letto di una donna. Il disagio è palpabile tra Julio (Julian Villagran) e Julia (Michelle Jenner), ma presto la situazione assume contorni più inquietanti: i telefoni, la televisione e Internet non funzionano più e, fuori la finestra, le strade sono deserte. Un messaggio radio chiede ai cittadini di attendere i soccorsi, mentre un enorme disco volante domina la capitale spagnola. Tutti gli inquilini dell'edificio sono andati via, salvo il sospettoso Angel (Carlos Areces). Costretto a rimanere a dormire da Julia (stavolta sul divano), Julio viene colto alla sprovvista, l'indomani, dall'arrivo di Carlos (Raul Cimas), fidanzato della giovane donna.

Quest'ultima mente al suo amante per spiegare la presenza di Julio. Ma il geloso Angel rappresenta una minaccia al mantenimento di questo segreto. Visto che l'invasione alimenta le angosce, le discussioni e le ipotesi dei quattro protagonisti, Julio e Julia persuadono Carlos che Angel potrebbe essere un extraterrestre infiltrato. Seguiranno vari sviluppi, una storia d'amore, esplosioni di bombe, qualche spedizione in auto, colpi bassi e rappresaglie, la scoperta di una televisione guidata da altri sopravvissuti (ma sono umani?), nuove bugie sentimentali e regolamenti di conti…

Tante avventure rocambolesche che Nacho Vigalondo tratta con sufficiente finezza per preservare il minimo di credibilità drammaturgica necessaria a una serie di lampi umoristici legati all'uso di alcuni accessori, come una macchina lancia palle da tennis per inviare messaggi e un enorme barattolo di pesche sciroppate dai molteplici utilizzi. Al limite della parodia del film di genere (le porte vengono barricate, l'acqua tagliata, si studia la mappa della città per organizzare itinerari con la parola d'ordine "Restiamo sempre insieme, costi quel che costi", nessuno si fida dell'altro, i caratteri si esasperano…), Extraterrestre si rivela un'eccentrica commedia divertente e ingegnosa.

Dialoghi e interpreti sono in armonia con una regia sobria, ma creativa (il film nel film con la videocamera di Julia), di un lungometraggio che ha tutti gli ingredienti per conquistare il grande pubblico, in particolare i teenager, senza pertanto negare la sua filiazione a un cinema che oscilla abilmente tra la commedia screwball e il fantastico barocco alla Alex de la Iglesia. Va da sé che si attende con impazienza la prossima opera di Nacho Vigalondo, un progetto che si annuncia molto ambizioso.

Prodotto da Sayaka Producciones con Apaches Entertainment, Extraterrestre è venduto da Wild Bunch.

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(Tradotto dal francese)

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