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FILM Romania

Love Bus: Five Love Stories from Bucharest porta l’amore sugli schermi rumeni

di 

- L’antologia cinematografica promuove cinque giovani registi

Love Bus: Five Love Stories from Bucharest porta l’amore sugli schermi rumeni
Andrei Seuşan e Iulia Ciochină in Drumul Taberei

Le peculiarità del proprio paese non sono un tema frequente tra gli appassionati di cinema rumeni, lo stesso vale per i cortometraggi. Questi ultimi non sono frequenti nel cinema in generale, ma la N-Graphix, nuova società di distribuzione, ha progettato un modo per promuovere giovani registi rumeni: un’antologia cinematografica composta da cinque film, che ruotano attorno al tema dell’amore. L’antologia Love Bus: Five Love Stories from Bucharest è uscita in nove sale venerdì scorso e può essere una strategia efficace per presentare i nuovi registi al pubblico.

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Ciascun cortometraggio prende il nome da un famoso quartiere di Bucarest di cui, nei primi minuti di ciascun lavoro, vengono mostrate delle immagini. Il miglior cortometraggio in assoluto è Drumul Taberei, diretto da Mihai Mincan, l’unico dei cinque registi a non essersi laureato a “Il Caragiale”, l’università nazionale del cinema e del teatro di Bucarest. I protagonisti (Andrei Seuşan e Iulia Ciochină), due studenti che discutono delle necessità quotidiane di un appartamento in affitto, presentano allo spettatore la misteriosa, avvincente e dinamica evoluzione all’interno della massima naturalezza, rendendo il film il più convincente tra quelli dell’antologia.

È interessante notare come il regista meno ambizioso sia l’artefice della storia che meglio funziona. Il quinto corto, Cişmigiu, funziona allo stesso modo, esplorando la fiducia e il sospetto. Girato con una sola ripresa da direttore della fotografia Adrian Coclușneanu, in Cişmigiu vediamo George (Alec Secăreanu) e Andreea (Victoria Răileanu) dopo aver fatto sesso. Andreea trova una bottiglia di olio per massaggi in bagno e non accetta le spiegazioni di George riguardo la provenienza del prodotto.

Pochi appassionati di cinema ricorderanno lancului, diretto da Roxana Andrei e con la partecipazione di Ada Galeş nelle vesti di Alexandra, giovane che tenta disperatamente di ricominciare dopo la rottura con l’ex ragazzo (Cătălin Jugravu). Unirii mostra l’adolescente Bobo (Bogdan Zamfir) mentre cerca di fare sesso con la sua ragazza ancora vergine (Cătălina Crişan) durante una festa, ma il regista Florin Babei invece di sviluppare un “discorso” sulla crudeltà delle relazioni tra adolescenti, sembra prediligere l’avvincente colonna sonora.

Il corto più intrigante è Tineretului, scritto e diretto da Constantin Radu Vasile, che ruota attorno a Ştefan (Ştefan Mircea), che per sbaglio incontra la ragazza che gli piaceva ai tempi della scuola superiore. Dopo una passeggiata nel parco, decidono di finire la giornata assieme, ma Ştefan apprenderà subito qualcosa di terribile riguardo alle sorti della ragazza. Tineretului è il corto più anticonformista dell’antologia, sia da un punto di vista tecnico che narrativo.

Nonostante qualche difetto, Love Bus introduce una nuova idea che può fungere da richiamo per il pubblico, aiutando i giovani registi a proiettare i loro lavori nelle sale. Forse gli appassionati non gradiranno tutti e cinque i film nell’antologia, ma questa è più di un semplice insieme di cortometraggi, soprattutto quando vengono affrontati gli stessi argomenti all’unanimità, in maniera coerente e interessante.

Lanciato dalla N-Graphix, l’antologia è stata prodotta dalla Papillon Film, con un budget inferiore agli 8.000 euro e senza alcun supporto da parte del Centro Cinematografico Nazionale Romeno. Senza alcun soldo per la promozione, l’antologia ha chiamato alle sale solo 330 romeni durante la prima settimana di proiezione nei cinema locali.

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(Tradotto dall'inglese)

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