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INDUSTRIA Francia

Netflix: cronaca di uno sbarco in Francia

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- Prime analisi sull’arrivo del gigante dello SVOD su un mercato in piena effervescenza su cui plana l’ombra minacciosa della pirateria

Netflix: cronaca di uno sbarco in Francia

Al termine di un lancio il cui conto alla rovescia è stato amplificato dai media quasi quanto i primi passi dell’uomo sulla Luna, la navicella Neflix è atterrata ieri in Francia e la realtà ha ripreso il sopravvento sulle fantasie. Passato sotto la lente degli analisti del settore, il copioso catalogo della declinazione francese della piattaforma SVOD (Subscription Video on Demand) del gigante americano si rivela relativamente deludente in termini di qualità cinefila e di freschezza delle opere (oltre persino l’obbligo in vigore in Francia di non diffondere i film in SVOD prima di 36 mesi dall’uscita nelle sale) in un paese come la Francia in cui i consumatori di SVOD si distinguono, almeno finora, per un alto livello di esigenza e di apertura alla diversità delle cinematografie (in particolare europee). Questo probabilmente non impedirà a Netflix di scatenare un certo entusiasmo per il suo debutto in Francia, anche se al momento non ha accesso alla diffusione attraverso i box ADSL e fibra, essendo in corso accanite trattative commerciali con gli operatori delle telecomunicazioni francesi (che reclamano una "giusta" retribuzione del golosissimo consumo di Netflix della banda larga).

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Una delle principali conseguenze dell’arrivo di Netflix è il risveglio degli attori francesi di un settore dello SVOD a lungo frenato dall’architettura sofisticata del pre-finanziamento del cinema nazionale, con in particolare il canale a pagamento Canal+ che vegliava con molta cura sull’esclusività della sua finestra televisiva (a partire da 10 mesi dopo l’uscita nelle sale) e non stava cercando di dimostrare il suo potenziale nell’offerta SVOD. Ingranata ora la marcia, CanalPlay che propone 10 000 programmi (tra cui 2000 film e 3800 ore di serie - contro le 2950 ore di Netflix) e moltiplica i supporti di diffusione, ha annunciato di aver guadagnato 200 000 abbonati negli ultimi sei mesi per un totale di 520 000. E anche le altre (numerose) piattaforme francesi di SVOD (come FilmoTV) sono in piena effervescenza, senza dimenticare i nuovi arrivi sul mercato come l’operatore Numéricable che ha lanciato ieri LaBox Séries, uno SVOD gratuito per i suoi abbonati.

Il fermento mediatico ed economico intorno a Netflix e allo SVOD ha anche rimesso al centro del dibattito la questione della pirateria in un contesto in cui lo streaming illegale è purtoppo diventato la normalità per le giovani generazioni. I poteri pubblici francesi sembrano voler riprendere la materia in mano, a sentire il primo ministro Manuel Valls che ha dichiarato ieri: "Abbiamo senza dubbio sottostimato l’impatto della pirateria di massa. E invece è una vera fonte di impoverimento per tutto il settore della creazione". Resta da vedere se questa dichiarazione d’intenti sarà seguita da azioni rapide ed efficaci… 

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(Tradotto dal francese)

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