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FESTIVAL Belgio

Il Festival del Cinema Mediterraneo di Bruxelles celebra i suoi 25 anni

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- Con le sue sezioni, competizioni, panorami, focus su Italia e Siria, il festival celebrerà il suo quarto di secolo tracciando un ritratto della gioventù mediterranea

Il Festival del Cinema Mediterraneo di Bruxelles celebra i suoi 25 anni
Carmina y amén di Paco León

Il 14mo Festival del Cinema Mediterraneo di Bruxelles si terrà dal 5 al 12 dicembre prossimi. Come sempre, il "Med" illustrerà la diversità delle cinematografie provenienti dalle diverse sponde del Mediterraneo. Il Festival, divenuto annuale l’anno scorso, festeggia quest’anno i suoi 25 anni. Un quarto di secolo, l’occasione per offrire una programmazione speciale, volta a tracciare un ritratto della gioventù del Mediterraneo. La manifestazione dedicherà quest’anno il suo Focus allo spumeggiante cinema italiano, e tenterà di gettare luce sulla crisi in Siria attraverso documentari e dibattiti.

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La competizione riunirà 9 lungometraggi, che saranno scoperti e apprezzati dalla giuria presieduta dall’attrice Anne Coesens (Illégal [+leggi anche:
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) e composta da Jackie Berroyer, Nader Boussandel, Valentina Carnelutti, Vania Leturcq e Catherine Salée. Tra questi film ritroveremo Barbarians [+leggi anche:
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di Ivan Ikic (Serbia), Carmina y amén [+leggi anche:
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di Paco León (Spagna), Geronimo [+leggi anche:
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di Tony Gatlif (Francia), Il capitale umano [+leggi anche:
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di Lyes Salem (Francia/Algeria) e Three Windows and a Hanging [+leggi anche:
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di Isa Qosja (Kosovo/Germania). Anche Cineuropa assegnerà un premio in occasione del Festival.

La Sezione Panorama permetterà di scoprire alcuni fenomeni del cinema europeo, in particolare Class Enemy [+leggi anche:
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del giovane regista sloveno Rok Bicek, in lizza per il Premio Lux del Parlamento europeo, due generazioni di cineasti greci con The Enemy Within [+leggi anche:
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di Panos H. Koutras (di cui il festival programma anche il primo film, L'attacco della moussaka gigante, nell’ambito della serata Mad Med dedicata ai film di genere) e ancora due opere prime francesi, Qu’Allah bénisse la France [+leggi anche:
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di Abd Al Malik e Qui vive [+leggi anche:
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di Marianne Tardieu.

Infine, il Festival offre un’ampia programmazione di cortometraggi e documentari che completano una ricca panoramica della produzione cinematografica intorno al Mediterraneo. 

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(Tradotto dal francese)

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