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FESTIVAL Belgio

10 candeline per il Be Film Festival

di 

- Il meglio del cinema belga dell’anno 2014 riproposto alla 10ma edizione del Be Film Festival a Bruxelles

10 candeline per il Be Film Festival
Melody di Bernard Bellefroid

Nel pieno delle vacanze invernali, il Be Film Festival torna per la 10ma volta a proporre al pubblico brussellese una rassegna di ciò che di meglio è stato prodotto nel cinema belga durante l’anno, accompagnato da qualche scelta esclusiva. Un medley di prelibatezze provenienti da tutto il paese, con qualche bella anteprima. Il festival si aprirà questa sera con la proiezione di Melody [+leggi anche:
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intervista: Bernard Bellefroid
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, il nuovo film di Bernard Bellefroid, scoperto al World Film Festival di Montreal dove le sue due attrici principali, Lucie Debay e Rachel Blake hanno ricevuto il Premio dell’interpretazione femminile, e rivisto all’ultimo FIFF di Namur dove il film ha ricevuto il Premio del Pubblico. La manifestazione si chiuderà il 30 dicembre con il primo lungometraggio di Vania Leturcq, L’Année Prochaine (leggi l'articolo), presentato anch’esso al FIFF e a Montreal, dove si è aggiudicato lo Zenith d’Argento della migliore opera prima. Tra i due, il Be Film sarà anche l’occasione per scoprire Lucifer [+leggi anche:
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, il nuovo film del singolare regista fiammingo Gust van den Berghe (Little Baby Jesus of Flandr [+leggi anche:
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, Blue Bird
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).

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Il Be Film Festival punta in particolare i riflettori sui film belgi usciti negli ultimi dodici mesi, e quindi è l’occasione per rivedere il meglio della settima arte nazionale, con quest’anno un bel terzetto di film di genere (Alleluia [+leggi anche:
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intervista: Fabrice Du Welz
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di Fabrice du Welz, Cub [+leggi anche:
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di Jonas Govaert, L’Etrange Couleur des Larmes de ton Corps [+leggi anche:
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di Bruno Cattet e Hélène Forzani), le incursioni hollywoodiane di due registi fiamminghi (The Drop di Michael Roskam, regista di Bullhead, e The Loft, remake di Erik Van Looy del proprio film di successo, Loft), l’unione di due Benoît (Mariage e Poelvoorde in Les Rayures du Zèbre [+leggi anche:
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), un campione d’incassi fiammingo (Stijn Coninx e il suo biopic, Marina [+leggi anche:
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intervista: Cristiano Bortone
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) e alcune certezze del cinema belga francofono: i Dardenne, ovviamente, con Deux jours, une nuit [+leggi anche:
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intervista: Luc and Jean-Pierre Dardenne
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, ma anche Lucas Belvaux con Pas son genre [+leggi anche:
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intervista: Lucas Belvaux
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e Marion Hänsel con La Tendresse [+leggi anche:
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intervista: Marion Hänsel
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. Appuntamento quindi a Bozar per celebrare il cinema belga del 2014, e immaginare quello che verrà nel 2015.

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(Tradotto dal francese)

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