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GOEAST 2015

No One's Child e Koza trionfano al goEast

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- Il successo del festival serbo ha vinto il primo premio a Wiesbaden, mente l’ibrida docu-fiction slovacca si è portata a casa il Premio FIPRESCI e il Premio per il Miglior Regista

No One's Child e Koza trionfano al goEast
I vincitori del 15mo goEast - Festival of Central and Eastern European Film (© Kai Pelka)

L’opera prima del regista serbo Vuk Ršumović, Figlio di nessuno [+leggi anche:
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, ha vinto il Grand Prix durante la 15ma edizione del goEast - Festival of Central and Eastern European Film di Wiesbaden (dal 22 al 28 aprile). Si tratta anche del 15mo premio consegnato alla co-produzione serbo-croata dalla sua premiere dell’anno scorso durante la Settimana Internazionale della Critica di Venezia – votato come preferito dal pubblico.

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Il premio, per un valore di 10.000 €, è stato consegnato da una giuria capeggiata da Pavel Strnad e composta da Anja Antonowicz, Bernd Buder, Marian Crişan and Ines Tanović, che è rimasta “colpita da un film che cattura l’attenzione del pubblico con la potente storia di un ragazzo, che subisce la trasformazione da animale a essere umano mentre il mondo intorno a lui prende la direzione contraria”. 

Ivan Ostrochovský ha ricevuto il Premio della Città di Wiesbaden come Miglior Regista (7.500 €) per Koza [+leggi anche:
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intervista: Ivan Ostrochovský
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, proiettato in anteprima mondiale nella sezione Forum della Berlinale e recentemente premiato due volte al Vilnius International Film Festival “Kino Pavasaris”.

Koza ha ricevuto anche il Premio FIPRESCI consegnato dalla giuria di critici cinematografici composta da Ingrid Beerbaum, Jean-Max Méjean e Andrey Plakhov.

Il Premio del Ministero Federale degli Affari Esteri per la Diversità Culturale, per un valore di 4.000 €, è andato al film Logbook_Serbistan, realizzato dal navigato regista serbo Želimir Žilnik. Si tratta di un documentario sui richiedenti asilo provenienti da Africa e Medio Oriente, che si ritrovano in Serbia durante il viaggio alla volta dell’Unione Europea. Il film è stato proiettato in anteprima mondiale al festival ZagrebDox di quest’anno.

La giuria del goEast ha inoltre conferito a due film documentari la Menzione d’Onore: Drifter del regista ungherese Gábor Hörcher, “per aver rappresentato un personaggio che lotta per riprendere in mano la sua vita”, e My Home del regista ceco Jiří Stejskal, “per aver saputo catturare l’interminabile lotta di una famiglia per riconquistare una vita dignitosa”.

Proiettato nella Competizione Experimental Film and Video Art, Eating from the Floor of History – che dura solo quattro minuti – della tedesca Sita Scherer, ha ricevuto il Premio Open Frame, con una somma di 5.000 €, stanziati dalla BHF-BANK Foundation. Inke Arns, Fabian Schöneich e Florian Wüst componevano la giuria.

Il Premio goEast Development (3.500 €) per il miglior pitch nel contesto dell’East-West Talent Lab è stato consegnato a Messenger del regista romeno Anda Puşcaş a nome di una giuria composta da Jelena Goldbach, Susann Maria Hempel e Meinolf Zurhorst.

A livello tematico, la 15ma edizione del goEast è stata fortemente influenzata dalla guerra in Ucraina. Realizzare film in tempi di guerra è uno dei temi centrali dell’edizione di quest’anno, aspetto particolarmente evidente nel programma della selezione Beyond Belonging.

“Siamo lieti di vedere quante persone abbiamo partecipato e quante nutrano un forte interesse per il nostro festival - e, con esso, per il cinema dell’Europa centrale e orientale. Per sette giornate intere, il cuore di Wiesbaden ha battuto al ritmo di goEast,” ha sottolineato il direttore del festival Gaby Babic, parlando degli 11.450 visitatori totalizzati. 

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(Tradotto dall'inglese)

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