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INDIELISBOA 2015

Fish Tail rivisitato

di 

- A IndieLisboa, Joaquim Pinto e Nuno Leonel hanno presentato la loro versione di un documentario sulla pesca originariamente girato per la televisione

Fish Tail rivisitato

Il duo portoghese composto da Joaquim Pinto e Nuno Leonel torna con Fish Tail [+leggi anche:
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scheda film
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, un film su una comunità di pescatori delle isole Azzorre, che può anche essere considerato un prequel biografico del loro documentario precedente pluripremiato What Now? Remind Me [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
. Presentato per la prima volta alla Berlinale all'inizio di quest'anno, il film fa ora parte della sezione Director's Cut del 12° IndieLisboa.

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Il nome della sezione non poteva essere più adatto, dato che Fish Tail è, infatti, la versione director's cut di un documentario originariamente girato per la TV, tra il 1999 e il 2001. Più di un decennio dopo, Pinto e Leonel hanno rivisitato il materiale originale, rimontandolo e trasformandolo in un documentario su un'epoca passata e su tecniche di pesca antiche. La pesca artigianale è quasi inesistente oggi, almeno nella regione di Rabo de Peixe (cioé Coda di Pesce, in inglese Fish Tail).

"L'amicizia", dice Pinto sotto forma di voce fuori campo, "non è qualcosa che si desidera; semplicemente accade." Leonel e lui hanno avuto accesso privilegiato alla comunità locale, che li ha accolti condividendo generosamente la sua vita e le sue abitudini di lavoro. Un amico locale di nome Artur li ha presentati alla comunità. Sua figlia è sposata con Pedro, che è, come l'apostolo Pietro, un pescatore. Come anche suo fratello gemello, Manuel, e gli altri membri più giovani della famiglia - e la maggior parte dei personaggi maschili che incontriamo in Fish Tail, se è per questo. Nonostante il realismo di queste figure (e le loro vite dure), esse sembrano avere una presenza mitica agli occhi dei registi. La narrazione di Pinto a volte li lega agli eroi del cinema (come Spencer Tracy), mentre Leonel parla di un pescatore in particolare come del figlio di Zeus e di un delfino...

La macchina da presa è condivisa tra i due registi e la gente del posto (bambini e adulti) in un esempio di ammirazione e fiducia reciproca, che registra, spesso in stile home-video, le loro abitudini e le loro piccole difficoltà, che vanno dalle voci che la barca di Pietro è affondata all'infinito monitoraggio della polizia dei contingenti di pesca, e altre storie quotidiane che costituiscono l'arco narrativo del film.

Ma Fish Tail è un film etnografico atipico, in quanto combina lo sguardo del documentario tradizionale con diverse esperienze e ricordi personali di Pinto e Leonel: la casa che avevano affittato, il cane che avevano adottato, le visite che ricevevano e, infine, la loro decisione di rimanere a Rabo de Peixe: "Siamo stati colpiti da quest'isola, dal suo ritmo, dalla sua gente", confessa Pinto in uno dei tanti momenti intimi di narrazione durante il film. Il tono è nostalgico, ma certamente meno pessimista di quanto non fosse in What Now? Remind Me, e documenta uno stato di incanto che incredibilmente è durato più a lungo del previsto.

Anche se il materiale non è originale, Fish Tail è comunque uno sforzo narrativo di rielaborazione stimolante, che certamente contribuirà alla crescita della reputazione di Pinto e Leonel. Il duo sta attualmente lavorando su un nuovo progetto, Pathos, che sarà prodotto da Joana Ferreira per C.R.I.M. Productions che ha sede a Lisbona. La Ferreira è il partecipante portoghese all'evento di networking di Cannes 2015 Producers on the Move.

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(Tradotto dall'inglese)

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