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KARLOVY VARY 2015 East of the West

The World Is Mine: una promettente storia di formazione

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- KARLOVY VARY 2015: Il primo film di Constantin Tănase ha vinto la Menzione Speciale nella sezione East of the West

The World Is Mine: una promettente storia di formazione
Ana Maria Guran, Ana Vătămanu e Oana Rusu in The World Is Mine

Dopo aver vinto il Premio alla Miglior Opera Prima nella competizione Romanian Days del 14° Transilvania International Film Festival lo scorso giugno, il dramma adolescenziale di Nicolae Constantin Tănase The World Is Mine [+leggi anche:
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ha fatto il suo debutto internazionale nella competizione East of the West a Karlovy Vary, dove ha vinto una Menzione Speciale. Nonostante qualche problema di sceneggiatura e alcune scelte di regia discutibili, la produzione indipendente Libra Film e De Film è la prova che il talento e la dedizione sono più importanti di un budget sostanzioso quando si tratta di fare del cinema convincente. Dimostra anche che una generazione molto promettente di professionisti del cinema rumeno è pronta a progetti più grandi.

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The World Is Mine è uno dei pochissimi film rumeni diretti da un regista di sesso maschile, con una protagonista femminile e con una sceneggiatura scritta da una sceneggiatrice. Racconta la storia di Larisa (la notevole esordiente Ana Maria Guran), un'adolescente che vive in una piccola cittadina di mare. Le cose potrebbero andar meglio per Larisa, che deve prendersi cura della nonna paralitica, e vedersela con il padre violento e la madre impotente. Ma Larisa è decisa a ignorare tali problemi e a lottare per una vita migliore. L'unico problema è che lei utilizza metodi discutibili per raggiungere obiettivi discutibili.

The World Is Mine farà molto parlare di sé quest'autunno, quando uscirà nelle sale nazionali, perché esplora non solo la mancanza di prospettive nella vita di molti adolescenti rumeni (o dell'Europa dell'Est) dei piccoli centri, ma anche la loro visione distorta del successo.

Larisa è ossessionata dallo status, e per lei, lo status significa un fidanzato popolare, soldi, un invito a una festa tanto attesa e l'ammirazione delle sue amiche Aurora (Oana Rusu) e Olimpia (Ana Vatamanu). Quando Larisa mette gli occhi su Florin (Florin Hriţcu), il playboy del suo liceo, trova un nemico importante nella sua ex-fidanzata Ana (la bravissima Iulia Ciochină, l'attrice più promettente di Love Bus: Five Love Stories from Bucharest [+leggi anche:
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- leggi la recensione), figlia di uno degli uomini più ricchi della città.

L'intensità con cui Tănase narra le disavventure della sua protagonista è talmente impressionante che viene voglia di chiedere al regista di scegliere un film di genere per la sua prossima fatica. Il direttore della fotografia Daniel Kosuth riempie lo schermo con la faccia della Guran, e il pubblico non ha altra scelta se non quella di prestare attenzione. La Rusu e la Vatamanu potrebbero non essere all'altezza del talento della Guran, ma il trio di ragazze ritrae efficacemente l'angoscia adolescenziale, la fragilità dell'amicizia, ma soprattutto quanto la generazione di Facebook sia desiderosa di esagerare le loro esperienze al fine di impressionare i coetanei.

Larisa è ben lungi dall'essere una protagonista amabile, ma di certo è accattivante, una cosa rara in un cinema di quartiere che ha una preferenza evidente per le storie con protagonisti maschili. Tănase e Mănescu mettono così tanti ostacoli di fronte alla loro eroina che The World Is Mine ci ricorda The Lesson [+leggi anche:
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intervista: Kristina Grozeva, Petar Va…
intervista: Margita Gosheva
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di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (leggi la recensione), maggior successo recente del cinema bulgaro. Purtroppo, Tănase sceglie il peggior finale possibile per la storia di Larisa, sebbene sia confezionato con un'impressionante sequenza di effetti speciali che è sorprendentemente ben fatta per un film rumeno e per una produzione con un budget così piccolo.

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(Tradotto dall'inglese)

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