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VENEZIA 2015 Selezione

Bellocchio, Guadagnino, Caligari e Maresco tra gli 11 italiani al Lido

di 

- L’Italia schiera quattro titoli in concorso, tre fuori concorso, due in Orizzonti e due in Venezia Classici

Bellocchio, Guadagnino, Caligari e Maresco tra gli 11 italiani al Lido
Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino

“I quattro film italiani in concorso a Venezia sono un segnale forte e positivo per il cinema italiano, ma non illudiamoci: in questo momento, nel nostro cinema, ci sono più ombre che luci”. Così il direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera, nell’introdurre ieri la “pattuglia” italiana al Lido. “Si producono troppi film”, ha argomentato Barbera, “il doppio di due anni fa ma con le stesse risorse. A farne le spese è la qualità”. Dote che non mancherà di sicuro agli 11 titoli selezionati (sui ben 148 italiani candidati) nelle varie sezioni del festival di quest’anno: quattro in concorso, tre fuori concorso, due in Orizzonti e due in Venezia Classici.

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I quattro film in lizza per il Leone d’Oro sono altrettante coproduzioni francesi. Sangue del mio sangue [+leggi anche:
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intervista: Marco Bellocchio
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di Marco Bellocchio, una produzione Kavac Film, IBC Movie e Rai Cinema che vede anche la partecipazione della Svizzera, è la storia di Benedetta, una monaca murata viva nell’antica prigione convento di Santa Chiara, a Bobbio, colpevole di aver sedotto due gemelli. Tra gli interpreti, Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Alba Rohrwacher e Filippo Timi; la fotografia è di Daniele Ciprì. Uscita italiana: 9 settembre con 01. A Bigger Splash [+leggi anche:
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intervista: Luca Guadagnino
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 di Luca Guadagnino è invece una produzione Frenesy Film e Cota Film supportata da Studio Canal, con un cast internazionale che include Ralph Fiennes, Dakota Johnson, Tilda Swinton e Matthias Schoenaerts, per un rifacimento di La piscine di Jacques Deray ambientato sull’isola di Pantelleria. Per amor vostro [+leggi anche:
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intervista: Giuseppe M. Gaudino
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di Giuseppe M. Gaudino, con Valeria Golino nei panni della moglie di un camorrista (“ma non è un film sulla camorra”, ha precisato Barbera) è una produzione Buena Onda, Eskimo, Figli del Bronx, Gaundri, Bea Production Company e Minerva Pictures Group; vendite estere: Rai Com. Nel cast, anche Massimiliano Gallo e Adriano Giannini. Infine, L’attesa [+leggi anche:
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intervista: Piero Messina
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dell’esordiente ed ex assistente alla regia di Paolo Sorrentino Piero Messina, da un soggetto ispirato a Luigi Pirandello, ha per protagoniste due donne, Juliette Binoche e Lou de Laâge, isolate in una villa nell’entroterra siciliano, in attesa di un uomo che forse non verrà mai. Il film, prodotto da Indigo Film, sarà distribuito in Italia da Medusa il 17 settembre.

Fuori concorso, spicca l’ultimo lungometraggio di Claudio Caligari, Non essere cattivo [+leggi anche:
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, completato poco prima di morire, storia di due amici (Luca Marinelli e Alessandro Borghi) e della loro vita di eccessi negli anni ‘90 a Ostia, alla periferia di Roma. Una produzione Kimerafilm (tra i produttori, Valerio Mastandrea) con Rai Cinema e Taodue, che sarà distribuita da Good Films. Italiani anche due documentari fuori gara: Gli uomini di questa città io non li conosco di Franco Maresco (premiato l’anno scorso a Venezia per Belluscone. Una storia siciliana [+leggi anche:
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) sulla vita e l’opera del regista teatrale Franco Scaldati, prodotto da Ila Palma e Dream Film con Rai Cinema; e L’esercito più piccolo del mondo [+leggi anche:
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di Gianfranco Pannone, una coproduzione Città del Vaticano-Italia-Svizzera che svela il “dietro le quinte” della Guardia svizzera al tempo di Papa Francesco. 

In Orizzonti, troviamo Italian Gangster [+leggi anche:
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 di Renato De Maria e Pecore in erba [+leggi anche:
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intervista: Alberto Caviglia
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 di Alberto Caviglia. Il primo, prodotto da Istituto Luce Cinecittà con Minerva Pictures, è un viaggio inedito e spettacolare nelle imprese più eclatanti della malavita nostrana, consacrate dalla cronaca e dal cinema. Il secondo, opera prima dell’ex assistente alla regia di Ferzan Ozpetek, è secondo Barbera “forse la cosa più divertente vista in selezione”, una commedia surreale ambientata nel quartiere romano di Trastevere, prodotta da On My Own, con il contributo del MiBACT. In Venezia Classici, tra i documentari sul cinema figurano Alfredo Bini, ospite inatteso di Simone Isola, ritratto di un produttore noto soprattutto per il suo sodalizio con Pier Paolo Pasolini, e Dietro gli occhiali bianchi di Valerio Ruiz, sulla grande regista e sceneggiatrice Lina Wertmüller. Infine, un italiano, Flaminio Zadra, è presente anche in Biennale College - Cinema, come produttore di Blanka [+leggi anche:
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intervista: Kohki Hasei
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, opera prima del giapponese Kohki Hasei. 

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