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FESTIVAL Italia / Romania

A Roma l’originalità del cinema rumeno

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- Dopo l’apertura ufficiale con il documentario Dopo 25 anni. Sposati alla rivoluzione, è possibile assistere alla rassegna presso la Casa del Cinema fino a domenica 29 novembre

A Roma l’originalità del cinema rumeno
Una scena de Il prescelto (Cel ales) di Cristian Comeagă

Ha preso il via ieri a Roma la VI edizione del Festival del Cinema Rumeno ProCult, diretto da Teodora Madasa, Ina Sava e Adrian Grigor, una delle più interessanti manifestazioni culturali della capitale, sia per l’originalità dimostrata negli ultimi decenni dalla cinematografia rumena, sia per la proposta delle opere - selezionate e raccolte dall’Associazione Pro-Cult, promotrice del Festival - fra le migliori presentate in tempi recenti ai Festival di tutto il mondo.

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Dopo l’apertura ufficiale all’Accademia di Romania con il documentario Dopo 25 anni. Sposati alla rivoluzione, alla presenza della regista Cristina Tilica, è possibile assistere alla rassegna che comprende lungometraggi documentari e cortometraggi, presso la Casa del Cinema fino a domenica 29 novembre.

Cinque i film partecipanti al Concorso per Lungometraggi “Metamorfoze”. Il prescelto (Cel ales), 2015, di Cristian Comeagă, thriller e road-movie pluripremiato ai Festival del Film di Los Angeles e di Vancouver, all’International Independent Film Awards di Encino in California ed all’International Film Festival di Madrid; sarà presente l’attore protagonista Bogdan Stanoevici. Un piano di sotto (Un etaj mai jos) [+leggi anche:
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intervista: Radu Muntean
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, 2015,in anteprima italiana, dramma psicologico con risvolti sociali,presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard e diretto dal regista  Radu Muntean, esponente della New Wave dei cineasti rumeni, già noto per film quali The Paper Will Be Blue (2006) e Tuesday, After Christmas [+leggi anche:
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intervista: Radu Muntean
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(2010).

Doppio appuntamento per sabato 28 novembre: Il caso Kerenes (Pozitia Copilului) [+leggi anche:
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intervista: Calin Peter Netzer
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di Calin Peter Netzer, già Orso d'Oro al Festival di Berlino 2013, ispirato ad un caso realmente accaduto, drammatica storia di una donna dell’alta borghesia (interpretata dalla magnifica attrice Luminita Gheorghiu), che cerca di salvare il figlio da un omicidio involontario, sullo sfondo di una società incline alla corruzione; e Funerali felici (Funeralii fericite) (2013), alla presenza del regista Horatiu Malaele, che affronta il drammatico tema dell’immigrazione in un quartiere periferico di Bucarest.

Si chiude domenica 29 novembre con Q.E.D (Quod Erat Demonstrandum) [+leggi anche:
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intervista: Andrei Gruzsniczki
intervista: Andrei Gruzsniczki
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(2013) di Andrei Gruzsniczki, straordinaria opera in bianco e nero già vincitrice del Premio alla Giuria al Festival Internazionale del Film di Roma, storia di un matematico che nel 1984 decide di pubblicare una ricerca su una rivista specializzata americana, senza il permesso del Partito Comunista, evento che avrà drammatiche ripercussioni sulla sua vita e su quella di altri.

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