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VENEZIA 2016 Francia

Rebecca Zlotowski, Benoît Jacquot e Katell Quillévéré in vetrina alla Mostra

di 

- Forte presenza francese in tutta la selezione ufficiale, con Planétarium, A jamais, Réparer les vivants

Rebecca Zlotowski, Benoît Jacquot e Katell Quillévéré in vetrina alla Mostra
Planétarium di Rebecca Zlotowski

Oltre alle sei produzioni e coproduzioni francesi in concorso (leggi l’articolo), la Selezione ufficialedella 73a Mostra di Venezia (dal 31 agosto al 10 settembre 2016) include 15 lungometraggi che coinvolgono la Francia (sei produzioni maggioritarie e nove minoritarie) cui si aggiungono altri quattro titoli venduti da strutture parigine.

Fuori concorso sarà presentato Planétarium [+leggi anche:
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intervista: Rebecca Zlotowski
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, terzo lungometraggio di Rebecca Zlotowski dopo due film passati per Cannes (Belle Epine [+leggi anche:
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alla Semaine de la Critique 2010 e Grand Central [+leggi anche:
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intervista: Rebecca Zlotowski
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al Certain Regard nel 2013). Nel cast brillano la star americana Natalie Portman, Lily Rose Depp, Emmanuel Salinger, Amira Casar, Pierre Salvadori e Louis Garrel. Scritta dalla regista e Robin Campillo, la sceneggiatura racconta le disavventure a Parigi, alla fine degli anni ’30, di Kate e Laura Barlow, due giovani medium americane, ingaggiate da un celebre produttore di cinema affascinato dal loro dono. Prodotto da Frédéric Jouve per Les Films Velvet, Planetarium ha usufruito di un budget di 8 M€ che include le coproduzioni di France 3 Cinéma e dei belgi di Films du Fleuve, dei pre-acquisti di Canal+ e Ciné+, di un anticipo sugli incassi del CNC e del sostegno della regione Ile-de-France. La distribuzione nelle sale francesi sarà guidata da Ad Vitam il 16 novembre e le vendite internazionali sono gestite da Kinology.

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Fuori concorso sarà presentato anche A jamais [+leggi anche:
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intervista: Victória Guerra
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di Benoît Jacquot. Il 23° lungometraggio del cineasta (in concorso a Cannes con L'école de la chair nel 1998, due volte a Berlino nel 2012 e 2015 con Les Adieux à la reine [+leggi anche:
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intervista: Benoît Jacquot
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e Journal d'une femme de chambre [+leggi anche:
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, e quattro volte a Venezia nel 1997, 1999, 2006 e 2014 con Le septième ciel, Pas de scandale, L'Intouchable [+leggi anche:
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e Tre cuori [+leggi anche:
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intervista: Benoît Jacquot
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) è interpretato da Mathieu Amalric, Julia Roy e Jeanne Balibar per un libero adattamento (firmato Julia Roy) del romanzo The Body Artist dell’americano Don DeLillo. La sceneggiatura è incentrata su Laura e Rey che vivono ij una casa in riva al mare. Lui è un cineasta, lei crea performance. Rey muore (incidente? suicidio?) lasciandola sola in questa casa. Ma presto non lo sarà più. Perché lì c’è qualcuno… Prodotto da Paulo Branco per Alfama Films Production (che lancerà il film in Francia il 28 novembre e guida le vendite internazionali), A jamais ha beneficiato di un budget di 1,9 M€ che include una coproduzione dei portoghesi di Leopardo Filmes e un pre-acquisto di Ciné+. 

Nella sezione competitiva Orizzonti si distingue Réparer les vivants [+leggi anche:
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intervista: Katell Quillévéré
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, terzo lungometraggio di Katell Quillévéré dopo Un poison violent [+leggi anche:
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(Quinzaine des réalisateurs 2010) e Suzanne [+leggi anche:
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intervista: Katell Quillévéré
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(Semaine de la Critique cannense 2013). Adattamento ad opera della cineasta e di Gilles Taurand del romanzo omonimo di Maylis de Kerangal che segue la traiettoria del trapianto di un cuore, ha come interpreti Anne Dorval, Emmanuelle Seigner, Tahar Rahim, Kool Shen, Bouli Lanners, Monia Chokri, Alice Taglioni, Karim Leklou, Alice de Lencquesaing, Finnegan Oldfield, Gabin Verdet, Théo Cholbi e Dominique Blanc. Prodotto da Justin Taurand per Les Films du Bélier e David Thion per Les Films Pelléas, Réparer les vivants ha usufruito di un budget di 6,53 M€ che include le coproduzioni di France 2 Cinéma, Mars Films (che distribuirà il film il 2 novembre), Jouror, CN5 Productions, degli americani di Ezekiel Film Production e dei belgi di Frakas Productions, della RTBF e di Proximus. Pre-acquistato da Canal+ e Ciné+, il film è anche supportato dalle regioni Ile-de-France e Alta Normandia. Le vendite internazionali sono affidate a Films Distribution

Da notare anche fuori concorso le coproduzioni minoritarie francesi Monte [+leggi anche:
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di Amir Naderi (coprodotto da Ciné-Sud Promotion con l’Italia e gli Stati Uniti) e The Young Pope di Paolo Sorrentino (serie coprodotta da Haut et Court TV con l’Italia e la Spagna), e le vendite gestite da Coproduction Office del documentario Safari [+leggi anche:
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dell’austriaco Ulrich Seidl

Nel programma Orizzonti figurano poi il documentario Bitter Money [+leggi anche:
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del cinese Wang Bing (prodotto dalle società parigine Gladys Glover, House on Fire e Yisha Production con Hong Kong - vendite: Pyramide) e quattro coproduzioni minoritarie francesi: São Jorge [+leggi anche:
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Q&A: Marco Martins
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di Marco Martins (coprodotto da Les Films de l'Après-Midi con il Portogallo e venduto da Celluloid Dreams), Malaria [+leggi anche:
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di Parviz Shahbazi (coprodotto con l'Iran e venduto da DreamLab Films) e i documentari Liberami [+leggi anche:
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di Federica Di Giacomo (coprodotto da Opera Films con l’Italia) e Dawson City: Frozen Times [+leggi anche:
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di Bill Morrison (coprodotto da Arte - La Lucarne con gli Stati Uniti). Si segnala inoltre, nella stessa sezione, che Doc & Film International vende Home [+leggi anche:
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intervista: Fien Troch
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della belga Fien Troch, Stray Dogs il film canadese Maudite Poutine di Karl Lemieux e Alpha Violet il titolo giapponese Traces of Sin (Gukoroku) di Kei Ishikawa.

Tra i titoli in post-produzione selezionati al Final Cut in Venice, si segnalano Félicité di Alain Gomis (articolo - prodotto dalla Francia Andolfi con il Senegal e il Belgio), Ghost Hunting di Raed Andoni (Palestina/Francia/Svizzera), Poisonous Roses [+leggi anche:
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di Fawzi Saleh (Egitto/Francia/Qatar) e The Wound [+leggi anche:
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di John Trengove (Sudafrica/Germania/Paesi Bassi/Francia). 

Infine, nella sezione delle opere restaurate Venezia Classici spicca un film contemporaneo: il documentario Le Concours [+leggi anche:
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di Claire Simon (prodotto da Andolfi, coprodotto da Mouvement e venduto da Wide House) che ha filmato il processo di selezione per entrare nella celebre scuola di cinema parigina La Fémis.

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(Tradotto dal francese)

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