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VENEZIA 2016 Orizzonti

Home, anatomia dell’adolescenza

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- VENEZIA 2016: Il quarto film di Fien Troch, scavo nel mondo degli adolescenti, è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra di Vanezia nella sezione Orizzonti

Home, anatomia dell’adolescenza

Fien Troch si è affermato sulla scena internazionale soprattutto grazie ai suoi ultimi due lungometraggi: in Unspoken [+leggi anche:
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, con Emmanuelle Devos e Bruno Todeschini, si misurava con l’impossibile dolore di una coppia che non riesce a superare le morte della figlia, e con Kid [+leggi anche:
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, affresco naturalistico di un’infanzia ferita, raccontava di un altro grandissimo dolore, quello di un ragazzino, la cui madre è scomparsa.

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intervista: Fien Troch
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, il suo quarto film, presentato nella sezione Orizzonti della 73ma edizione della Mostra di Venezia, punta lo sguardo sull’adolescenza. Lina, una ragazzina dai tratti ancora infantili ma dal viso imbronciato, risponde nervosamente e con caparbietà al direttore della sua scuola, che la accusa di aver messo in giro dei pettegolezzi su un suo insegnante. Lina si difende con le unghie e con i denti, incolpando sia il professore, sia gli altri compagni che spargono la stessa voce. John non si cura dei rimproveri del sorvegliante del liceo, che gli vieta di bivaccare nei corridoi durante l’orario delle lezioni. Non sa che farsene, è troppo impegnato a trafficare con il suo cellulare. Sammy fuma sotto la presa d’aria della cucina di casa, ignorando le parole di sua madre che lo invita a fumare in giardino, dove secondo lui fa troppo freddo. Kevin, sulle prime, sembra meno insofferente all’autorità dei genitori. Ma è di rientro da un riformatorio e i suoi genitori non lo vogliono più in casa, perché credono di non riuscire più a gestirlo. Si stabilisce allora dai suoi zii, i genitori di Sammy, che lo assumono anche come apprendista nella loro fabbrica di sanitari. La maturità di Kevin, così come la sua aura di delinquente, impressiona il gruppetto di amici. Quando l’amicizia nasce, gli adolescenti si ritrovano inevitabilmente legati dal loro tragico destino.  

L’intento è chiaro sin dai titoli di apertura. Il film è ispirato a fatti reali ed è proprio la realtà del quotidiano di questi adolescenti moderni che Fien Troch cerca di catturare: fissando insistentemente lo sguardo  sulle emozioni che traspirano dai suoi giovani eroi, filmando i loro volti il più vicino possibile, sottolineando il valore dei ritratti grazie al formato 3:4; la sua camera a mano rappresenta perfettamente gli scambi di battute tra gli adolescenti e lascia ampio spazio sul grande schermo all’invasione di video girati con  gli smartphone. Fien Troch ci restituisce un’istantanea su una gioventù in pieno delirio narcisistico, ipersessualizzata, alcolizzata, drogata e, soprattutto, devastata dalla noia.

L’obiettivo è un’opera esigente, arida, che non esita a immergersi in problematiche oscure e complesse, in poche parole, sgradevoli. Di fronte a questi giovani, i genitori, in particolare le madri (c’è una certa scarsità di padri sullo schermo) sbattono contro un muro di incomprensione. Con Home, la regista illustra crudamente il disamore di queste madri: madri casalinghe, sopraffatte, disfunzionali, incapaci di trovare un giusto equilibrio nel loro amore materno. 

Nelle parti degli adolescenti, troviamo attori esordienti come Sebastian Van Dun, Loïc Bellemans, Mistral Guidotti, Lena Suijkerbuijk, tutti sbalorditivi per rigore e naturalezza, affiancati in particolare da Karlijn Sileghem, Tom Audenaert, Natali Broods, Jeroen Perceval e Jan Hammenecker nei ruoli secondari.

Home è prodotto dalla Prime Time, come i precedenti film di Fien Troch, e coprodotto da Versus Production, con il sostegnio del VAF e del CCA. Sarà distribuito nel Benelux da Cinéart e venduto all’estero da Doc & Film. Dopo questa selezione a Venezia, parteciperà anche al prossimo concorso del Festival di Toronto.

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(Tradotto dal francese)

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