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VENEZIA 2016 Fuori concorso

La musa ruba la scena all’artista in À jamais

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- VENEZIA 2016: Il regista francese Benoît Jacquot torna alla Mostra col suo ultimo film, adattato dalla sua stessa attrice, Julia Roy, da un racconto di Don DeLillo

La musa ruba la scena all’artista in À jamais
Mathieu Amalric e Julia Roy in À jamais

Due anni dopo aver corso per il Leone d’Oro con Tre cuori [+leggi anche:
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, il prolifico regista francese Benoît Jacquot è tornato oggi alla Mostra di Venezia con il suo ultimo lavoro, À jamais [+leggi anche:
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, presentato fuori concorso al Lido prima di volare al Festival di Toronto.

À jamais è un adattamento del racconto The Body Artist di Don DeLillo, ad opera di Julia Roy su incarico del regista. L’attrice franco-austriaca è anche protagonista con Mathieu Amalric di questa storia d’amore fra artisti. Rey è un regista; Laura, attrice di teatro. In occasione della proiezione di un film di lui (cui assiste in compagnia della sua attrice feticcio e amante Isabella [Jeanne Balibar]) e di una simultanea performance monologo di lei nello stesso edificio, qualche piano sopra, i loro destini si incrociano per sempre. Sarà la prima notte che Laura trascorrerà nella casa di colui che le “ha rubato la scena”. La loro nuova vita insieme tra le ruvide pareti grigie e marroni di questa casa in riva al mare sboccherà in matrimonio, nonostante la grande differenza d’età. Ma un giorno Rey muore in un incidente in moto e Laura, che fino ad allora ricopriva il ruolo di musa dell’artista, si ritroverà sola in uno spazio impregnato di assenza e dei misteri che hanno sempre avvolto la figura di Rey.

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Benoît Jacquot sviluppa nella seconda parte, quella del lutto, un gioco di ruolo tra la viva, il morto e i loro fantasmi, facendo ricorso al cinema di genere per non perdere un briciolo di tensione, quando questa strana inquilina si ritrova in una casa infestata: i rumori e il disordine al piano di sopra, i segreti dello studio del defunto, il vento, i corvi, la visione del traffico sul computer per addormentarsi… e, per tutto il tempo, i movimenti calcolati della camera, la suspense provocata dalla colonna sonora e i giochi di campo e controcampo per catturare l’identità delle figure spettrali. Ma il trascorrere dei minuti non sembra tradursi in un vero avanzamento della trama; prevale la sensazione che il mistero non veda le sue promesse del tutto mantenute, e l’esercizio di stile e la prestidigitazione di Jacquot si limita a fare da base all’ammirevole performance cinematografica di Julia Roy. Poteva andare peggio.

À jamais è una produzione di Paulo Branco per Alfama Films, che è anche il suo distributore in Francia e il suo agente di vendite internazionali, in coproduzione con Leopardo Filmes.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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