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ZURIGO 2017

Recensione: Fell in Love with a Girl

di 

- Il regista svizzero-statunitense Kaleo La Belle ritorna ad esplorare il tema della famiglia come unità minima di una felicità utopica, fra speranza e disillusione

Recensione: Fell in Love with a Girl

In concorso nella sezione Focus Svizzera, Germania, Austria dello Zurich Film Festival Fell in Love with a Girl [+leggi anche:
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sembra concludere (o per lo meno prolungare) una trilogia sulla paternità cominciata da Kaleo La Belle nel 2006 con Crooked River e continuata quattro anni dopo con Beyond this Place, road movie in sella ad una bici alla ricerca di un legame mai esistito fra un padre (quello del regista) e suo figlio.

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Vincitore del prestigioso Grand Prix SSA/Suissimage per il miglior lungometraggio a Visions du Réel, Beyond this Place mette in scena Kaleo La Belle in quanto figlio di un’epoca (quella della controcultura americana della fine degli anni sessanta) utopica che ha privato molti bambini di solide radici famigliari regalandogli però una libertà di pensiero senza eguali.

Nel suo ultimo film Fell in Love with a Girl il regista svizzero nato a Maui cambia completamente prospettiva. Diventato lui stesso padre Kaleo si confronta questa volta con la sua stessa identità di genitore, ex marito e nuovo amante.

Arrivato per amore in Svizzera, dove ha avuto tre figli (con Karin, sua ex moglie) Kaleo La Belle sembra essere sul punto di fare il viaggio contrario con la sua attuale compagna Emma, originaria appunto degli Stati Uniti accompagnati da tutti gli altri membri della famiglia (Karin compresa!). Impossibile infatti per lui abbandonare i suoi figli, privarli della loro mamma o privare quest’ultima della loro presenza. Si tesse allora fra i sei membri di quella che assomiglia ormai ad una comunità una fitta ragnatela di relazioni che si trasforma piano piano in trappola mortale per una nuova e ancora troppo fragile famiglia allargata.

Fra progetti iniziali minuziosamente pianificati per premettere ad ognuno di trovare il proprio posto e cruda realtà, l’armonia famigliare si sgretola inesorabilmente.

La crisi è affrontata in modo frontale da Kaleo La Belle che filma ognuno in modo meticoloso, fino all’esasperazione, il tutto accompagnato da una voce fuori campo assolutamente sincera. Se all’inizio del film questa sua attitudine quasi compulsiva sembra nascere dalla volontà di capire i bisogni di ogni membro della famiglia allargata, la cinepresa si trasforma progressivamente in scudo dietro al quale nascondersi per proteggersi dalla cruda realtà, dall’infrangersi di un sogno.

Se la base sulla quale la famiglia si appoggia (rispetto, assenza di gelosia, condivisione) si apparenta ad una utopia, dobbiamo ammettere che l’umanità che vive in ogni membro di questa improbabile tribù, fatta di sano egoismo, istinto d’–auto-protezione e bisogni basici, tocca nel profondo.

Le pause musicali (interpretate dal malinconico Raymond Raposa) che ritmano il film e permettono ad ognuno di riprendere fiato in quella che si trasforma progressivamente in una corsa ad ostacoli, ci ricordano a cadenze regolari i motivi che hanno dato vita a questo viaggio. Un monito necessario che ci permette di sperare fino alla fine, e malgrado tutto, in un lieto fine.

Impregnato d’una rara poesia Fell in Love with a Girl Kaleo è un vero e proprio studio: onesto, impacciato e umano, sul sentimento amoroso confrontato con la complessità di un nucleo famigliare tanto ingombrante quanto vitale. Un film assolutamente moderno.

Fell in love with a Girl è prodotto da La Belle Film GmbH [+leggi anche:
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, Schweizer Radio und Fernsehen e Recycled TV AG.

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