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BUSAN 2017

Un solido contingente europeo pronto a sbarcare a Busan

di 

- La 22a edizione del festival internazionale del cinema sudcoreano ospiterà le prime mondiali e internazionali di diversi film dall’Europa

Un solido contingente europeo pronto a sbarcare a Busan
La Promesse de l'aube di Eric Barbier

Dal 12 al 21 ottobre, il 22° Festival internazionale del cinema di Busan si focalizzaerà ancora una volta sul panorama cinematografico asiatico, ma riserverà un ambito spazio anche al cinema europeo. 

La sezione World Cinema ospiterà la prima mondiale di La Promesse de l'aube [+leggi anche:
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, il quinto film del regista francese Eric Barbier, con Pierre Niney e Charlotte Gainsbourg, una coproduzione franco-belga che adatta l’omonimo romanzo di Romain Gary, in cui l’autore rievoca la sua infanzia in Polonia, la sua adolescenza a Nizza, la sua vita studentesca a Parigi, il suo duro apprendistato in aviazione e le sue storie di guerra da Francia, Inghilterra e Africa. Carbon [+leggi anche:
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 di Olivier Marchal è la seconda coproduzione franco-belga presentata in anteprima mondiale al festival, e racconta la storia di un uomo ordinario (incarnato da Benoît Magimel) che rischia di perdere la sua attività e mette in atto una truffa che si trasforma nel colpo del secolo. L’attesissimo nuovo film del regista di Tangerines [+leggi anche:
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 Zaza UrushadzeThe Confession [+leggi anche:
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 (Georgia/Estonia), racconta la storia di un ex regista che inizia una nuova vita come prete in un piccolo villaggio di montagna in Georgia. La sezione accoglierà 34 (co-)produzioni europee in totale.

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La sezione Flash Forward propone la prima mondiale di Bitter Flowers [+leggi anche:
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intervista: Olivier Meys
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, una coproduzione belgo-franco-svizzero-cinese diretta da Olivier Meys, che segue una donna cinese che tenta la fortuna a Parigi, e Upside Down [+leggi anche:
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 del portoghese Hugo Martins, che si concentra su due giovani personaggi che lottano contro la crisi economica del loro paese. The Man with the Magic Box [+leggi anche:
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 di Bodo Kox (Polonia/Italia),  Under the Family Tree [+leggi anche:
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intervista: Emma Drogunova
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 di Constanze Knoche (Germania/Polonia), Veleno [+leggi anche:
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 di Diego Olivares (Italia) e Goliath [+leggi anche:
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intervista: Dominik Locher
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 di Dominik Locher (Svizzera) avranno la loro prima internazionale in questa sezione, che è ugualmente piena di film europei. Tutti questi film concorrono al Premio del Pubblico Busan Bank.

Altre prime mondiali sono in programma nella sezione Wide Angle, come Hugo [+leggi anche:
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 di Wojciech Klimala (Polonia), oltre a interessanti casi di coproduzione tra Europa e Asia, come A Free Man [+leggi anche:
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 di Andreas Hartmann (Germania/Giappone), Letters [+leggi anche:
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 di Jéro Yun e Marte Vold (Corea del Sud/Norvegia), e In the Claws of a Century Wanting [+leggi anche:
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 di Jewel Maranan (Filippine/Germania/Qatar). 

Il festival ospiterà inoltre l’Asian Film Market (14-17 ottobre), dove i professionisti di tutto il mondo avranno l’opportunità di gettare ponti tra i loro paesi (leggi la news su Europe! Umbrella di European Film Promotion).

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(Tradotto dall'inglese)

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