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FESTIVAL Svizzera

La 23esima edizione del Geneva International Film Festival, fra tradizione e innovazione

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- Con i suoi 170 film, 12 prime internazionali e 88 prime svizzere, senza dimenticare i suoi 200 invitati, il festival (3-11 novembre) sembra in grande forma

La 23esima edizione del Geneva International Film Festival, fra tradizione e innovazione
Les Gardiennes di Xavier Beauvois

Sempre attento alle recenti innovazioni nel campo cinematografico, il Geneva International Film Festival ci presenta un variegato panorama della produzione audiovisiva attuale. Conosciuto fino a quest’anno con il nome evocativo di Tous Ecrans (tutti gli schermi in italiano), il festival ginevrino è un vero e proprio pioniero, da sempre attento all’evoluzione del cinema sia dal punto di vista contenutistico che della forma (nuove tecnologie, serie TV, realtà virtuale,…).

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La grande novità di quest’anno è l’inaugurazione di uno spazio chiamato Territoires virtuels di ben 600 m2 interamente dedicato alla realtà virtuale che accoglierà 26 opere in realtà virtuale o progetti immersivi.

La 23esima edizione del Geneva International Film Festival si aprirà con la coproduzione svizzera Les Gardiennes [+leggi anche:
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intervista: Xavier Beauvois
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di Xavier Beauvois con Nathalie Baye, Laura Smet, Iris Bry e Xavier Beauvois (che fanno parte della lunga lista di invitati di quest’anno). La Competizione Internazionale, vero cuore pulsante del festival, conta dieci film forti e radicali tutti in prima svizzera. Fra questi l’italiano Il Cratere [+leggi anche:
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intervista: Silvia Luzi, Luca Bellino
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di Luca Bellino e Silvia Luzi, Tesnota [+leggi anche:
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del russo Kantemir Balagov, il rumeno Meda or the not so bright side of things [+leggi anche:
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di Emanuel Parvu e i francesi Occidental [+leggi anche:
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,primo lungometraggio dell’artista franco algerino Neïl Beloufa e Thirst Street [+leggi anche:
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di Nathan Silver (coprodotto con gli Stati Uniti). Molti i film europei presenti anche nelle altre sezioni come Jalouse [+leggi anche:
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di David e Stéphane Foenkinos interpretato da Karin Viard e Bruno Todeschini, Djam [+leggi anche:
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del carismatico regista francese Tony Gatlif e il thriller fantastico Thelma [+leggi anche:
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del norvegese Joachim Trier, tutti nella sezione Highlight Screenings. Presenza francese anche nella sezione Rien que pour vos yeux che riunisce i colpi di fulmine del festival con: Le Ciel étoilé au-dessus de ma tête [+leggi anche:
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di Ilan Klipper e Les Derniers Parisiens [+leggi anche:
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di Ekoeé Lebitey e Hamé Bourokba.

Il premio Prix Film & Beyond andrà quest’anno al mitico regista statunitense Abel Ferrara il cui film Piazza Vittorio [+leggi anche:
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chiuderà il festival. Il Geneva Digital Market accoglierà quest’anno la terza ed ultima parte del progetto dedicato al cinema svizzero Connect to reality, si concentrerà invece sull’impatto delle nuove tecnologie sulle pratiche audiovisive. L’intelligenza artificiale e i nuovi caschi di realtà aumentata saranno solo alcuni dei temi abbordati.

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