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FILM Portogallo

Who Is Bárbara Virgínia?: in ricordo del cinema portoghese

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- Il primo film di Luísa Sequeira ricorda la sola regista donna operante durante la dittatura franchista

Who Is Bárbara Virgínia?: in ricordo del cinema portoghese

L'emancipazione femminile non è un tema solamente recente, ma è sicuramente in tempi recenti che guadagnato maggiore visibilità, grazie alle rivendicazioni pubbliche delle donne per ottenere uguale trattamento economico nel lavoro e uguali diritti nella società. Il settore cinematografico, tradizionalmente a maggioranza maschile, non fa eccezione. Pochissime registe hanno ottenuto la stessa attenzione dei loro colleghi uomini e la storia tende a dimenticarle. Nel piccolo mondo del cinema portoghese, è recentemente riemerso dall'ombra un caso particolare. Se non avete mai sentito parlare di Bárbara Virgínia, e probabilmente non siete i soli, dovete a maggior ragione guardare il documentario Who Is Bárbara Virgínia? [+leggi anche:
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scheda film
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della giornalista e curatrice Luísa Sequeira,proiettato la settimana scorsa al Porto/Post/Doc; un film fondamentale per ricordare una parte del cinema portoghese.

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Raramente citata nelle filmografie portoghesi, Virgínia è stata relativamente sconosciuta per decenni, nonostante sia stata la prima donna a dirigere un film di finzione negli anni Quaranta, durante la dittatura portoghese, e la prima donna del paese a partecipare a Cannes nel 1946, durante la prima edizione del festival. Tutto quello che rimane di quel titolo che concorse a Cannes, Três Dias Sem Deus, sono 22 minuti di riprese senza audio. La maggior parte è andata distrutta in un incendio al Portuguese Film Museum. Sequeira ha trovato questa storia dimenticata, mentre stava preparando un progetto sulle donne nel cinema portoghese, e ha deciso di farne un documentario.

Três Dias Sem Deus è stato l'unico lungometraggio diretto da Virgínia. La cineasta ha realizzato anche un cortometraggio documentario dal titolo A Aldeia dos Rapazes e, anni dopo, quando voleva tornare alla regia, la sua sceneggiatura per un biopic sul poeta António Nobre è stata rigettata e il suo film non ottene i finanziamenti. Delusa, Virgínia si trasferì in Brasile, dove continuò il suo lavoro in radio. I suoi successivi viaggi in Portogallo e i tentativi di ritornare al cinema si scontrarono con l'indifferenza generale nei confronti del suo personaggio. Il film di Sequeira punta il dito contro una società patriarcale e conservatrice che è stata la causa della fine della carriera di Virgínia come regista, nonostante le critiche positive di giornalisti (uomini) dopo l'anteprima nazionale del 1945.

Sequeira sceglie per il suo film un tono intimo, mostra se stessa durante i viaggi di ricerca, mentre scava negli archivi, raccontando la sua curiosità e il suo inquieto interesse nei confronti di Virgínia. Dopo diverse indagini telefoniche, Luísa aveva deciso di andare a Rio de Janeiro per incontrare Virgínia in persona, quando è stata raggiunta dalla notizia della sua morte. Questo avvenimento ha rischiato di mandare all'aria tutto il progetto ma Sequeira, con un tour de force, è andata avanti e ha realizzato un film tutto basato su immagini d'archivio, interviste radiofoniche e testimonianze della figlia di Virgínia, messe insieme a formare una storia dall'inizio promettente, cui segue l'inaspettata caduta.

Come in Nos Interstícios da Realidade, altro documentario portoghese in cui il regista João Monteiro segue il percorso del regista António de Macedo, Who Is Bárbara Virgínia? è intriso di nostalgia, dal momento che mostra la vita e l'opera di qualcuno la cui promettente carriera è sfumata nell'asfissia dell'ambiente circostante, dove artisti volenterosi hanno trovato l'opposizione tanto del regime quanto dei propri colleghi.

Adesso che Who Is Bárbara Virgínia? è pronto a immettersi nel circuito dei festival, Sequeira sta già lavorando ad altri progetti: Nada a temer, un documentario codiretto con l'artista visuale Sama sull'attuale situazione politica del Brasile, e un documentario sul libro del 1971, As Novas Cartas Portuguesas, che fu censurato dal regime dittatoriale.

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(Tradotto dall'inglese)

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