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CANNES 2005 Jury

Kusturica: "Una giuria poco democratica..."

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"Nel cinema non c'è democrazia, non è nella sua natura". Parola di Emir Kusturica. Se c'erano dei dubbi sull'eccentricità del presidente della giuria di Cannes 2005, questi sono stati fugati subito nella conferenza stampa di presentazione. Kusturica ha risposto ad una domanda sulla possibilità che lui influenzi la giuria, dicendo che "il cinema è fatto di scelte personali. Questa è una giuria curiosa, spero che prenderà decisioni interessanti. Bisogna scegliere i film con il cuore, ma anche usare la razionalità. Cercheremo soprattutto la qualità estetica".
Agnes Varda, regista veterana di Cannes, è d'accordo sulla scarsa democrazia nel cinema, ma alla fine "bisognerà trovare un accordo di maggioranza". Come nella politica.
Sulle modalità della selezione, insomma sul modo in cui agirà la giuria per arrivare a quella maggioranza, Kusturica si lascia andare ad un'altra battuta: "E' top secret. Se ve lo dico, l'anno prossimo verrà qualcuno e ci copierà il metodo di lavoro".

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Più ponderate le parole del giurato Javier Bardem, che crede nel cinema spagnolo, tanto da non voler trasferirsi ad Hollywood per nessun motivo (come ha fatto Antonio Banderas) nonostante le offerte invitanti del cinema americano. "Il fatto che io sia qui è la prova che il cinema spagnolo cresce. E' la cultura latina che si sta riaffermando nel mondo ".

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