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VENEZIA 2006 Giornate degli Autori

Quando Los olvidados incontrano Jacques Demy

di 

WWW, What a Wonderful World [+leggi anche:
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di Faouzi Bensaïdi, ha destato grande interesse nei cinefili presenti al Festival del Film di Venezia (sezione giornate degli Autori). Diretto da un autore "totale" (che ha curato la sceneggiatura, l'interpretazione, e il montaggio) e che si fa notare anche per la sua erudizione: il suo film si presenta come une mosaico di generi (dal film di gangster a Bollywood) e, pur essendo ricco di riferimenti, risulta tuttavia uno dei più personali presenti quest’anno al Lido.

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WWW si svolge in due parti. La prima metà del film descrive con grande precisione la lotta per la sopravvivenza di molteplici personaggi in una Casablanca a metà strada tra tradizione e modernità - il Marocco è allo stesso tempo un paese in via di sviluppo il cui sguardo si volge da più decenni all'Europa e scenario di grandi contrasti in cui si puo’essere poverissimi e contemporaneamente utilizzare un cellulare o navigare su internet. Con grande maestria, i virtuosismi del montaggio riflettono l’arte di arrangiarsi con cui i personaggi riescono quotidianamente a sopravvivere, sovrapponendo ai loro mestieri "normali" delle attività più o meno illegali. Vivono accalcati nella metropoli, si incrociano senza vedersi in gran solitudine, come la scarpa sparigliata che Kamel trova per strada, o come Kenza la donna-poliziotto che da sola dirige il traffico in mezzo a una rotonda.

Tuttavia nel corso del film, le connessioni si moltiplicano: a un certo punto Kenza non è più il centro di gravità di una coreografia di auto alla Jacques Tati ma diventa il tassello di un motivo simmetrico (con Kamel di fronte) e il racconto si trasforma in una commedia musicale e in una storia d’amore che ricorda quelle che si allacciano nel Rochefort di Jacques Demy. Pochi registi riescono a mescolare così giocosamente realismo e lirismo.

Questo secondo lungo metraggio (dopo Mille mois, vincitore del Prix de la jeunesse e del Prix le premier regard a Cannes 2003) è una coproduzione tra Agora (Morocco), Gloria Films (Francia) e Heimat films (Germania). Le vendite internazionali sono affidate a Les Films du Losange.

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(Tradotto dal francese)

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