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VENEZIA 2006 Giornate degli Autori

"The People, Yes"

di 

Dopo la proiezione de L'étoile du soldat [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, la sala, profondamente commossa, ha salutato con una lunga standing ovation quest’opera così bella come se l'autore fosse stato consapevole che sarebbe stata postuma e che, come hanno sottolineato i produttori, rappresenta 25 anni della vita di Christophe de Ponfilly. Realizzando il suo solo lungometraggio di fiction (assicurandosi in tal modo di lasciare un capolavoro prima dell'addio) il reporter francese, noto per la sua grande conoscenza e la sua passione per l'Afghanistan, senza dubbio immaginava che questo film avrebbe avuto un impatto che nessun documentario avrebbe potuto sperare di eguagliare. Scegliendo di raccontare la storia (ispirata a fatti realmente accaduti) di un musicista russo, Nicolai, costretto a raggiungere le truppe sovietiche in Afghanistan prima di essere catturato dai mujahiddin di Massoud e di fraternizzare, a poco a poco, con loro, Ponfilly desiderava certamente che il pubblico si identificasse con questo eroe profondamente pacifico e si rendesse conto con lui che, al contrario di ciò che viene propagandato dall’una o dall’altra parte, gli esseri umani - sia pur con qualche differenza - sono in fondo tutti uguali.

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Al di là del fatto che L'étoile du soldat è frutto di meticolose ricerche, al di là della magnfica fotografia e dei dialoghi carichi di senso e di emozione, al di là delle soluzioni infinitamente poetiche di cui il film è pieno (come il personaggio del soldato russo che lotta contro la tristezza a colpi di sorrisi e di giochi di prestigio per poi perdere le due braccia, come la figura della ragazzina afghana straordinariamente coraggiosa, come Nicolai sconcertato tra i cadaveri di un altro soldato russo e del suo nuovo amico afghano...), al di là dell’acuta riflessione sull'immagine attraverso la presenza di un reporter francese tra le truppe afghane, al di là, infine, delle accuse dirette contro la CIA, questo magnifico film è un inno alla fratellanza e all'umanità firmato da un Carl Sandburg della regia.

L'étoile du soldat è una coproduzione franco-germano-afghana di Albert Films, Voltaire Production, NEF Filmproduktion e Afghan Film mentre le vendite sono state affidate a Les Films du Losange.

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(Tradotto dal francese)

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