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FESTIVAL Francia

Zoom a est per Cinessonne, vetrina del cinema europeo

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L’ottava edizione del festival del cinema europeo Cinessonne fa il tutto esaurito alle porte di Parigi dallo scorso weekend e proseguirà fino al 21 ottobre. Un concorso di 12 lungometraggi inediti in Francia proporrà opere di grande qualità, compresi i due candidati all’Oscar 2007 come miglior film straniero: il film premiato a Venezia Nuovomondo [+leggi anche:
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intervista: Alexandre Mallet-Guy
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dell’italiano Emanuele Crialese (leggi l'intervista e il resoconto) e White Palms [+leggi anche:
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intervista: Szabolcs Hajdu
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dell’ungherese Szabolcs Hajdu (vedi il resoconto e l’intervista al cineasta). In lizza figurano anche il multipremiato A est di Bucarest [+leggi anche:
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intervista: Corneliu Porumboiu
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del rumeno Corneliu Porumboiu (Camera d’oro al Festival di Cannes 2006 – leggi il resoconto), il primo lungometraggio magiaro Fresh Air [+leggi anche:
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di Ágnes Kocsis (vedi l’intervista), Dies d’agost del catalano Marc Recha, La Couleur des mots [+leggi anche:
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del belga Philippe Blasband, Il regista di matrimoni dell’italiano Marco Bellocchio, Perfect Afternoon del polacco Przemyslaw Wojcieszek, An enemy of the people del norvegese Erik Skjoldbjærg, PingPong [+leggi anche:
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del tedesco Matthias Luthardt (molto apprezzato all’ultima Settimana della critica di Cannes – vedi l’articolo) e due film francesi distintisi a Locarno: Le Dernier des fous [+leggi anche:
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di Laurent Achard e L'Année suivante [+leggi anche:
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di Isabelle Czajka (rispettivamente Premio per la migliore regia e Pardo d’oro per la migliore opera prima al festival svizzero).

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La produzione dei paesi dell’est sarà quest’anno all’altezza con la sezione Vent d'Est 01. Puntando sul contrasto tra la ricchezza della nuova generazione di registi polacchi, ungheresi e cechi e la scarsa esposizione dei loro film in Francia, Cinessonne presenterà 12 lungometraggi recenti, corti e film d’animazione. Una buona occasione per rivedere Taxidermia [+leggi anche:
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di György Pálfi (vedi l'intervista), Dealer di Benedek Fliegauf, Piazza Mosca e Szezon di Ferenc Török, Something Like Happiness [+leggi anche:
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intervista: Bohdan Slama
intervista: Pavel Strnad
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di Bohdan Sláma (candidato ceco agli Oscar – leggi il Focus) e ancora Sogno ceco del duo Vít Klusák - Filip Remuda. Infine, oltre a una ventina di corti europei, il festival permetterà di incontrare i cineasti Gérald Hustache-Mathieu, Jean-François Laguionie, Amos Gitaï e Benoît Jacquot.

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(Tradotto dal francese)

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