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FESTA DI ROMA Concorso

N, Napoleone e Virzì

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"Un po' commedia, un po' fiaba nera, apologo ottocentesco o storia di uno scontro generazionale": è tutto questo secondo il regista Paolo Virzì il suo film N (Io e Napoleone) [+leggi anche:
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, primo titolo italiano presentato alla stampa nella sezione "Premiere" della Festa Internazionale di Roma, in uscita stasera nei cinema italiani con Medusa e mercoledì prossimo in Francia. E' la sua prima pellicola in costume e ancora una volta è ambientata nella sua amata Toscana. Ecco quindi che il Napoleone di Virzì in versione Daniel Auteuil, è quello del periodo dell'esilio all'Isola d'Elba, accolto nell'entusiasmo generale dal popolino rozzo e speranzoso in un boom economico indotto dalla presenza dell'ex Imperatore, ma accolto anche dall'ostilità del giovane Martino Papucci (Elio Germano), un maestrino idealista imbevuto di letture patriottiche che odia Bonaparte e vorrebbe assassinarlo.

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Ironia della sorte, sarà chiamato a fargli da scrivano e a passare intere giornate al suo seguito. "Cosa succede quando ti trovi davanti l'oggetto del tuo odio?", si è chiesto Virzì, che partendo da questa e altre domande ha sviluppato la storia, insieme agli sceneggiatori Bruni e Scarpelli, a partire dal romanzo omonimo di Ernesto Ferrero. "E' stato Roberto Benigni - continua il regista livornese - a segnalarmi il libro che propone questo punto di vista inedito dell'esilio di Napoleone, raccontato da una persona che lo detesta". L'impresa tirannicida si rivelerà più difficile del previsto. Anche perché la persona privata di Napoleone è molto distante dall'immagine di spietato tiranno che lo accompagna. Agli occhi di Martino, Napoleone sembra un uomo solo e al tramonto, pentito di tutte le imprese sanguinarie che hanno devastato mezza Europa. E d'altronde è così che Auteuil ha preparato la parte: "Reciterò Napoleone - aveva detto a Virzì - come se fosse un vecchio attore al tramonto che teme paura di avere perso l'appuntamento col successo".

Idealismo e ingenuità dei vent'anni contro il fascino e la malizia del potere, il tutto trattato con la solita buona dose di comicità e cinismo alla toscana: "In realtà il mio Napoleone - spiega Virzì - è un signore in esilio che si annoia lontano dai campi di battaglia. Decide allora di divertirsi a irretire questo giovane maestro del quale percepisce subito una certa ostilità". Oltre a Francesca Inaudi, Valerio Mastandrea, Massimo Ceccherini, Sabrina Impacciatore, tra gli interpreti c'è anche Monica Bellucci, amante prima del maestro, poi di Napoleone, in una parte comica, di moglie fedifraga di un vecchio barone, "un po' godereccia e un po' mignotta", ha detto l'attrice. Prodotto da Catteleya, in collaborazione con Medusa Film e Sky, N è coprodotto dai francesi di Babe Films e dagli spagnoli di Alquimia Cinema.

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