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CANNES 2007 Mercato

Prima lista di nozze per Dreamachine

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Entrata trionfale sotto i riflettori del festival di Cannes, che comincia dopodomani, per Dreamachine, la nuova e potente società di vendite internazionali (news) che raggruppa i britannici di HanWay e i parigini di Celluloid Dreams, con i rispettivi ex dirigenti Jeremy Thomas e Hengameh Panahi. Per celebrare l'unione, le diverse sezioni della manifestazione cannense hanno selezionato sei titoli del listino di Dreamachine, tra cui due in competizione ufficiale: il film d'animazione francese Persepolis [+leggi anche:
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del duo Marjane Satrapi - Vincent Paronnaud (articolo) e Mogari No Mori della giapponese Naomi Kawase, coprodotto da Celluloïd Dreams. Al Certain Regard figura la coproduzione britannico-francese Mister Lonely [+leggi anche:
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dell'americano Harmony Korine, mentre il documentario Young Yakusa del francese Jean-Pierre Limosin godrà di una proiezione speciale della Selezione ufficiale. Dreamachine punta infine sul sanguinosissimo A l'intérieur [+leggi anche:
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di Alexandre Bustillo e Julien Maury con Béatrice Dalle in "proiezione molto speciale" alla Settimana della Critica, e su Savage Grace [+leggi anche:
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di Tom Kalin con Julianne Moore, una produzione tra Spagna (Montfort Producciones), Celluloid Dreams e gli americani di Killer Films che sarà presentata alla Quinzaine des réalisateurs.

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Nel line-up emergono numerosi progetti anglosassoni di primo piano in pre-produzione, tra cui Genova di Michael Winterbottom con Colin Firth, ma anche Franklyn di Gerald McMorrow con Ewan McGregor, Paul Bettany, Eva Green e John Hurt (leggi la news). Da segnalare anche i film britannici Brideshead Revisited di Julian Jarrold con Emma Thompson (articolo) e Battle for Haditha di Nick Broomfield (news), senza dimenticare il lungometraggio australiano Dirt Music di Phillip Noyce con Rachel Weisz e Colin Farrell, e la produzione americana Hurricane Mary di Arvin Brown.

Quanto ai titoli in post-produzione venduti da Dreamachine, il cartellone si rivela altrettanto interessante, da True North di Asif Kapadia con Michelle Yeoh al lungometraggio canadese Emotional Arithmetic di Paolo Barzman con Gabriel Byrne e Susan Sarandon, passando per la produzione tedesca The Red Baron di Nikolai Mullerschon con Matthias Schweighofer, Lena Headey, Joseph Fiennes e Til Schweiger, senza dimenticare il film britannico Mrs Ratcliffe’s Revolution di Bille Eltringham o ancora Sonetaula dell'italiano Salvatore Mereu. Ma ci sono anche film-evento come I'm Not There di Todd Haynes e il nuovo Funny Games dell'austriaco Michael Haneke. Infine, la diversità dei generi non manca con il lungometraggio collettivo d'animazione francese Peur(s) du noir e il documentario Patti Smith di Steven Sebring. Un'incursione musicale che troverà eco nelle proiezioni del mercato cannense che proporranno The Future is Unwritten – Joe Strummer di Julian Temple e il premiato al Sundance Padre Nostro di Christopher Zalla.

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(Tradotto dal francese)

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