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VENEZIA 2008 Concorso / Francia

SBS Films e UGC puntano su Barbet Schroeder

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Selezionato in competizione a Venezia nel 2000 con La Vierge des tueurs, Barbet Schroeder partecipa nuovamente con Inju, la bête dans l’ombre [+leggi anche:
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(news) alla corsa per il Leone d'Oro, che comincerà domani con l'avvio della 65ma edizione della Mostra di Venezia (dal 27 agosto al 6 settembre). Il film, un thriller che si svolge in Giappone con protagonista Benoît Magimel, sarà proiettato giovedì alla stampa e venerdì al pubblico.

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Sessantasette anni compiuti oggi, il regista di More (1969), Barfly (in concorso a Cannes nel 1987) e Il mistero Von Bulow (nomination all'Oscar come miglior regista e migliore sceneggiatura nel 1991) firma con Inju il suo 13mo lungometraggio di finzione cinematografica. Una filmografia arricchita da quattro documentari tra cui L'Avocat de la terreur, apprezzato a Cannes nel 2007 e César 2008 per il miglior documentario.

Prodotto da Saïd Ben Saïd, Vérane Frédiani e Franck Ribière per SBS Films in coproduzione con La Fabrique de Films e France 2 Cinéma, Inju, la bête dans l’ombre ha beneficiato di un budget di 11,93 M€, che include i pre-acquisti di Canal + e Ciné Cinéma. Il film è venduto all'estero da UGC, che lo lancerà nelle sale francesi il 3 settembre. SBS Films e UGC continueranno a collaborare con Barbet Schroeder per le riprese nel 2009 di un altro thriller, A Very Simple Crime con l'americano Adrien Brody e la star tedesca Franka Potente.

Oltre a Inju e a L’Autre [+leggi anche:
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del duo Patrick Mario Bernard - Pierre Trividic (articolo), la Mostra 2008 propone in concorso un'altra produzione maggioritaria francese: Nuit de chien [+leggi anche:
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(articolo) del tedesco Werner Schroeter. Coproduzione franco-tedesco-portoghese guidata da Paulo Branco per Alfama Films (anche rivenditore internazionale del film), il lungometraggio riunisce un cast europeo: i francesi Pascal Greggory, Elsa Zylberstein, Amira Casar, Eric Caravaca, Sami Frey, Bulle Ogier, Nathalie Delon e Jean-François Stévenin, lo svizzero Bruno Todeschini, il tedesco Pascale Schiller e i portoghesi Isabel Ruth, Filipe Duarte, Laura Soveral e Nuno Lopes.

Da segnalare, infine, tre coproduzioni minoritarie francesi in lizza per il Leone d'Oro: Teza [+leggi anche:
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di Haile Gerima (Etiopia, Germania e Francia via Unlimited), Süt [+leggi anche:
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di Semih Kaplanoglu (Arizona Films e 75 000 euro di sostegno del Centre National de la Cinématographie (CNC) a titolo di aiuto ai film in lingua straniera) in collaborazione con la Turchia e la Germania, e Inland dell'algerino Tariq Teguia (coprodotto da cine@ per la Francia).

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(Tradotto dal francese)

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