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VENEZIA 2006 Concorso

Souvenir dalla Thailandia, produce Mozart

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Apichatpong Weerasethakul si è fatto conoscere a Cannes due anni fa, vincendo al primo colpo il Gran Premio della Giuria con il film Tropical Malady. Ora, l’ex architetto di Bangkok, classe 1970, arriva anche a Venezia, fortemente voluto dal direttore della Mostra Marco Muller, grande amante ed estremo conoscitore del cinema asiatico.

Nella sua nuova pellicola Sang Sattawat (Syndromes and a Century), in corsa per il Leone d’oro, il regista racconta la sua Thailandia, quella dei ricordi dell’infanzia e dei genitori, entrambi medici. Due storie e due ospedali, uno del passato, più fatiscente e collocato in un luogo sperduto in mezzo alla campagna , e un altro ultramoderno e in città. “Il film – ha raccontato il regista a Venezia – è un dichiarato omaggio ai miei genitori e ai luoghi in cui sono cresciuto. Nella mia infanzia ho passato le ore a giocare negli ospedali e a osservare la gente. Sono questi gli ambienti che amo rivisitare attraverso il cinema”.

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Nella prima parte, una dottoressa è corteggiata da un collega, ma innamorata di un’altra persona. Nella seconda, un medico novello è alle prese con le prime difficoltà della professione. I protagonisti sono circondati da altri personaggi singolari, ispirati sempre ai ricordi del passato, dentisti di professione e cantanti country per diletto o monaci buddisti con un passato da deejay. Personaggi e situazioni che ritornano e che legano i due racconti, come in uno spartito di musica classica. Ed è proprio da lì che il film prende le mosse, precisamente dal progetto austriaco “New Crowned Hope”, che ha portato in Laguna anche altri titoli. “Questo progetto – ha spiegato il produttore esecutivo, Simon Field – è sostenuto dalla città di Vienna per i festeggiamenti dei 250 anni dalla nascita di Mozart. Il direttore Peter Sellars ha deciso di promuovere lavori di giovani artisti, che sapessero captare le trasformazioni del mondo, non necessariamente attraverso la musica”. Così è stato per Weerasethakul, che la musica classica nemmeno gli piace, ha confessato.

Sebbene prodotto in Thailandia dalla società del regista, Kick the Machine Films, il film è in gran parte stato realizzato con il contributo dell’Europa. Rivenduto dagli olandesi di Fortissimo Film Sales, è coprodotto dai francesi di Anna Sanders Films, con la partecipazione del Fonds Sud Cinéma, del CNC, dei ministeri della Cultura e degli Affari Esteri.

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