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Co-produrre fuori dall'Unione Europea: accordi coi paesi extra-europei

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- Le industrie del cinema nazionali hanno diverse ragioni per co-produrre fuori dall'Unione Europea. Una lingua condivisa, un patrimonio culturale simile, un'influenza politica costante o una relazione di vicinanza sono alcune delle ragioni più comuni. Gli istituti nazionali del cinema possono arricchire queste relazioni attraverso degli accordi legali e dei programmi di supporto.

1. Trattati bilaterali. L’esempio dell’Accordo Bilaterale Regno Unito-India

Lo strumento più elementare per incoraggiare la coproduzione tra due paesi è l’accordo bilaterale. Un accordo di questo tipo genera un quadro giuridico tra le parti, nell’ambito del quale i due produttori dei paesi firmatari avranno la certezza che, se le regole saranno rispettate, il loro film sarà considerato come opera nazionale in entrambi i paesi. A differenza di quanto accade per gli accordi tra paesi europei, quelli firmati tra un paese europeo e uno extra-europeo devono regolamentare il diritto delle persone coinvolte nella produzione del film all’entrata nel paese, e l’esenzione dal pagamento di dazi per lo sdoganamento di tutta l’attrezzatura necessaria.

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L’accordo Regno Unito-India sancisce che “entrambe le Parti permetteranno, in accordo con le rispettive legislazioni, compresa nel caso del Regno Unito la legislazione della Comunità Europea, il diritto temporaneo all’import/export, libero da dazi e tasse doganali di importazione o esportazione, di tutta l’attrezzatura necessaria alla realizzazione di una Coproduzione Approvata”. Allo stesso modo, si stabilisce che ogni individuo impiegato nella realizzazione o nella promozione della coproduzione avrà il permesso di entrare e rimanere in India e/o nel Regno Unito, “a condizione di osservare la legislazione relativa a ingresso, soggiorno e lavoro”.

2. Mini-Traité tra Francia e Canada

Si potrebbe dire che questo tipo di accordo si trovi un gradino più in alto rispetto al semplice trattato bilaterale, poiché non solo comporta la creazione di un quadro giuridico, ma istituisce un fondo comune a entrambi i paesi, orientato esclusivamente al finanziamento delle coproduzioni bilaterali. Ciò comporta, oltre a una riduzione degli ostacoli legali esistenti, un incitamento alla coproduzione sottoforma di supporto finanziario.

Il Mini-trattato Franco-Canadese, simile a molti dei trattati firmati dalla Francia, se ne differenzia poiché stabilisce lo stanziamento annuale di una somma, fino a un massimo di 750 mila Euro, da entrambe le parti (CNC in Francia e Telefilm in Canada), a favore delle coproduzioni bilaterali. Sin dalla loro creazione, i fondi non si sono mai esauriti. L’accordo, firmato nel 1984, copre quattro o cinque produzioni l’anno, e il suo funzionamento è analogo a quello del Mini-Trattato tra Francia e Germania. Tra i due paesi sono stati firmati altri mini-trattati nel campo dello sviluppo televisivo e dell’animazione. L’esistenza di tali mini-trattati non significa che Francia e Canada non abbiano firmato un regolare accordo di coproduzione, più orientato alla promozione delle coproduzioni più spiccatamente europee.

Il supporto selettivo sarà accordato in anticipo, e non dovrà superare il 20% dell’intero costo di produzione. Inoltre, la somma accordata ad ogni paese dovrà rappresentare una percentuale identica ai rispettivi contributi a quella particolare coproduzione, fino ad un massimo di 380 mila Euro (da parte di ogni istituzione di supporto). La priorità andrà ai film di interesse artistico per entrambi i paesi, a quelli girati in lingua francese e alle maggiori coproduzioni extra-europee.

Analisi delle decisioni in ambito di supporti finanziari, relativa all’anno 2009
TitoloRegistaProduttore franceseProduttore canadeseSomma concessa dal CNC (in euro)
SarilaRoger Harvey e Pierre TremblayShax FranceCarpediem Films100.000
IncendiesDenis VilleneuveTarantula FranceMicro scope70.000
BleueJoseph HillelLa Femme EndormieCine Qua Non Media63.000
Voyez comme ils dansentClaude MillerAlicéleoBBR Productions100.000
Les jours des corneillesSerge ElissaldeFinalementMax Films (Canada), Walking the dog (Belgio), Mélusine Productions (Lussemburgo)137.000
Totale470.000
Fonte: CNC

3. Programma Ibermedia (www.programaibermedia.com)

Ibermedia opera nel campo dello sviluppo, della produzione, della distribuzione, delle mostre e della formazione. Si tratta di un programma multilaterale lanciato nel 1997, che attualmente coinvolge diciotto stati: Spagna e Portogallo in Europa, ma anche Messico, Venezuela, Brasile, Cuba, Argentina, Ecuador, Uruguay, Colombia o Cile, tra i tanti, in America Latina. Ogni paese nomina un rappresentante del proprio Istituto Cinematografico, che agirà nell’ambito del Comitato Intergovernativo Ibermedia, che si riunirà due volte l’anno per stabilire progetti e azioni e per accordare i supporti finanziari. Un’unità tecnica, con base a Madrid, valuterà le richieste prima che siano inoltrate al Comitato, al fine di verificare l’idoneità dei progetti.

Il quadro giuridico che regola gli statuti del programma è conforme a tre trattati, firmati contemporaneamente nel 1989: l’Accordo per il Mercato Unico Cinematografico Latino-Americano, l’Accordo di Coproduzione Latino-Americana nel 2007, a cui la Spagna si è unita nel 1997, e l’Accordo di Integrazione Cinematografica Iberoamericana, di cui la Spagna è l’unico membro europeo, e che ha istituito il CAACI (Conferenza delle Autorità Cinematografiche Iberoamericane) e il SECI (Segretariato Esecutivo per la Cinematografia Iberoamericana), con base a Caracas, al fine di sviluppare questo tipo di relazioni transatlantiche. Ibermedia è parte integrante della politica audiovisiva del CAACI.

La Spagna è il principale sostenitore del fondo, con uno stanziamento di 3.34 milioni di dollari (più del 40% dell’intero budget del fondo) nel 2009, di cui quasi il 75% è dovuto all’AECID (Agenzia Spagnola per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo); mentre l’Ufficio per la Cooperazione Culturale ha contribuito al fondo con uno stanziamento di 300 mila euro. Parallelamente, l’ICAA nel 2009 ha stanziato 400 mila euro a favore del programma.

Analisi di contributi e sovvenzioni da ogni paese, relativa all’anno 2009 (Fonte: Ibermedia)
PAESECONTRIBUTO (IN DOLLARI)SOVVENZIONE ACCORDATA (IN DOLLARI)
ARGENTINA

400.000786.738
BOLIVIA150.000284.000
BRASILE600.000599.064
COLOMBIA195.000514.803
COSTA RICA100.000227.000
CUBA150.000339.000
CILE150.000310.000
ECUADOR100.000310.000
SPAGNA*3.331.9001.461.544
GUATEMALA0220.000
MESSICO500.000500.000
PANAMA100.000237.259
PERU150.000390.000
PORTOGALLO*300.000285.000
PORTO RICO150.000210.000
REPUBBLICA DOMINICANA100.000195.000
URUGUAY150.000295.500
VENEZUELA*450.000494.759
TOTALE7.788.6677.788.667
*Paesi il cui contributo al programma è uguale o maggiore alla somma che è stata loro accordata.

Il piano di produzione rappresenta il 75% del budget del fondo. I candidati dovrebbero essere compagnie indipendenti provenienti dai paesi inseriti nel programma. Nel caso dei lungometraggi, le sovvenzioni non possono superare i 200 mila dollari, o comunque il 50% dei costi di produzione. Il contributo di ogni coproduttore non può essere inferiore al 20% dell’intero costo di produzione, né superiore al 70% (80% nel caso di coproduzioni bilaterali). La partecipazione di produttori provenienti da paesi esterni ad Ibermedia è limitata al 30% del budget. Ogni contributo tecnico e artistico deve essere proporzionale al contributo finanziario di ogni coproduttore.

Julio Talavera Milla

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