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Locarno 2023

Rapporto industria: Parità di genere, diversità e inclusione

I premi alle migliori interpretazioni del Locarno Film Festival saranno gender neutral

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Il festival si allinea con la Berlinale e San Sebastián, che avevano già preso la stessa decisione, rinunciando alla distinzione binaria nei premi d’interpretazione

I premi alle migliori interpretazioni del Locarno Film Festival saranno gender neutral
La Piazza Grande di Locarno durante un'edizione del festival (© Locarno Film Festival)

In linea con l’attuale e benvenuta sensibilità alle questioni di genere e all’inclusività, il Locarno Film Festival ha deciso, a partire dalla sua edizione 2023, di non basare più i suoi premi d’interpretazione sul genere: miglior interpretazione maschile e femminile. Sebbene il festival svizzero non sia il primo ad introdurre tale cambiamento, questo si situa comunque fra i primi al mondo a tenere conto dello spettro di genere nel suo insieme. Un’attitudine in linea con la volontà rivendicata del festival locarnese di diventare sempre più inclusivo ed aperto. “Il Locarno Film Festival è una terra d’incontro che trae la sua forza dalla valorizzazione delle voci minoritarie” precisa il festival nel suo comunicato.

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Come la Berlinale e San Sebastián, che avevano già preso la stessa decisione, Locarno mantiene il numero di premi intatto. Al termine della sua 76esima edizione, che si terrà dal 2 al 12 agosto 2023, il festival consegnerà infatti ancora due Pardi (gender neutral) per la miglior interpretazione nel Concorso internazionale e altrettanti nel Concorso cineasti del presente. Sebbene non si possa negare che il numero di attori uomini cisgenere resti maggioritario all’interno del panorama cinematografico (e quindi la possibilità di aggiudicarsi un premio), l’apertura a tutte le identità di genere rappresenta comunque un segnale forte verso una più grande apertura ed inclusività garantendo ad ogni interprete, indipendentemente dalla propria identità di genere, di poter concorrere a questi stessi premi.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival precisa: “La nostra è una scelta che siamo convinti ci aiuterà a valorizzare ulteriormente il talento e la creazione, al di là di categorie di individuazione ormai obsolete. Il mondo non viaggia più su un binario…”.

In questi anni il festival ha già dimostrato il suo impegno verso l’inclusività e la parità di genere: nel 2018 ha per esempio aderito (secondo al mondo dopo Cannes e primo in Svizzera) al Programming Pledge for Parity and Inclusion in Cinema, un’adesione che conferma un bisogno sempre più impellente di trasparenza, dialogo e condivisione nell’industria audiovisiva.

Nel suo rapporto annuale 2021, il Lorano Film Festival si prefigge obbiettivi chiari concernenti la parità di genere e la cultura dell’inclusività non solo per quanto riguarda la selezione cinematografica presentata ogni anno ma anche attraverso “una politica di tolleranza zero verso tutte le forme di violenza, inclusi gli abusi verbali e/o fisici e le molestie sessuali, che prevede anche sessioni di educazione e formazione per tutti i dipendenti”.

Certamente la questione complessa della parità di genere al di là del binarismo non verrà risolta con una sola iniziativa, ma ogni passo in avanti, grande o piccolo che sia, rappresenta comunque sempre una piccola vittoria verso un mondo (audiovisivo) più inclusivo e giusto.

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