Il 22 aprile 2010, in seguito a un’esplosione, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della BP è sprofondata nel Golfo del Messico, provocando la più grave marea nera della storia. Fino alla chiusura definitiva della falda, avvenuta il 19 settembre, si sono riversati in mare 779.037.744 litri di petrolio grezzo e oltre sette milioni di litri di disperdenti chimici. Indagando sulle reali cause di questo disastro ecologico, i registi Josh e Rebecca Tickell portano alla luce una vasta rete di corruzione. Ne risulta un violento atto d’accusa nei confronti di un sistema oligarchico, tanto segreto quanto influente, colpevole di mettere gli interessi finanziari al di sopra del bene dell’umanità e dell’ambiente.