Juanita, figlia di padre inglese di Gibilterra e di madre andalusa, ci racconta con molto umorismo le sue pene e i suoi desideri, senza dimenticare di parlare della vita delle donne che la circondano: sua sorella Helena, che è stata istruita nel Lycée e che ha cercato la sua libertà; Esther, la sua amica intima sefardita, che dedica la sua vita a una storia d'amore impossibile con un marocchino; Hamruch, la fedele domestica originaria del Marocco. Sullo sfondo di queste vicende: la guerra civile spagnola con l'entrata delle truppe del califfo a Tangeri e la seconda Guerra Mondiale con l'arrivo dei rifugiati dall'Europa. Juanita, ultima testimone di questo "paradiso" che è stata la Tangeri internazionale dove convivevano culture e religioni, nonché ultimo vestigio del "colonialismo", si ritroverà sola in una città che, dopo l'indipendenza del Marocco nel 1956, ritorna alle sue origini arabe.