Gran Bretagna, 2009. John Hammond, primo ministro corrotto, si è assicurato una accordo sulle armi da 80 mila miliardi con l’Afganistan, un accordo che migliorerà la sua immagine di fronte al pubblico britannico, assicurandogli la rielezione. Ma quando il nipote dello sceicco dell’Afganistan viene ucciso probabilmente da un gruppo di soldati britannici, risulta chiaro che si deve dare la colpa a qualcuno. Per non perdere il favore dello sceicco e mantenere al sicuro l’accordo, Hammond cede la posizione di una unità della SAS in Afganistan, nonostante la sua innocenza e la riluttanza della sua assistente personale, Sarah Webber. Tutti i soldati dell’unità sono dichiarati morti, fino a due mesi dopo, quando una capitano donna è ritrovato dalle forze italiane. Il capitano è Jill Mandelson, che è sopravvissuta all’attacco ed è stata catturata e torturata per avere informazioni. Dopo il suo rilascio, torna nel Regno Unito per investigare sull’accaduto.