email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Pietro Marcello • Regista

“Ho raccontato il presente attorno a me”

di 

- Cineuropa ha raccolto le parole del regista Pietro Marcello al Festival di Torino, dove La bocca del lupo ha vinto il premio per il Miglior Film e il Premio Fipresci.

Un uomo dal cuore di bambino in un corpo da gigante. Una storia di violenza e d'amore dentro una storia più grande, quella dell'underworld di una città di mare in cui "la memoria è impressa nelle pietre". La bocca del lupo [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Pietro Marcello
scheda film
]
è un film capace di regalare suggestioni profonde, infuse da una fotografia che riesce a dare continuità alle splendide immagini di repertorio: il varo delle navi, le demolizioni in una città che cambia.

Genova e la fondazione S.Marcellino
Pietro Marcello : "Il film nasce da un’idea della Fondazione San Marcellino, i gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità di senza tetto, emarginati, raminghi e indigenti della città. Loro avevano visto il mio lavoro precedente. L’intento era di raccontare non tanto l’attività della Fondazione quanto il mondo a cui questa si rivolge, le persone e la città. Ho passato un periodo di preparazione ed osservazione del territorio di otto mesi. Prima del film non conoscevo bene Genova, gli unici ricordi o memoria erano i racconti di mio padre che come marittimo meridionale da lì si imbarcava, e per tutta la sua giovinezza Genova ha rappresentato la sua città ideale. Mi raccontava sempre di quanto era bella, delle tripperie – oggi scomparse – e del suo cielo, una città del nord che guarda a sud. Dalla Genova che raccontava mio padre, oggi abbiamo una città completamente diversa. É una città del nord che guarda al sud, con tutti i problemi delle città del settentrione: immigrazione e integrazione in primis, basti pensare ai vicoli, ora abitati da gente straniera. Io ho conosciuto un’altra Genova, ho vissuto in una zona, l’area dell’angiporto, dove - come nella maggioranza delle città del nord - sempre di più si estingue il tessuto sociale, dove la memoria è impressa nelle pietre di Sottoripa".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Lo sguardo
"Ho provato a raccontare il presente attorno a me, quei residuali che vengono da un mondo passato, mentre la nostalgia del Novecento è rappresentata attraverso i repertori, filmini amatoriali e non, realizzati da genovesi di lunga generazione. Il mio sguardo sul presente è quello di un forestiero che racconta ciò che vede dalla finestra, lo sguardo sul passato e sulla Grande Storia è rappresentato dai genovesi che silenziosamente sono riusciti a raccontarla attraverso l’oculare di una cinepresa".

L’incontro con il protagonista Enzo Motta
"L’incontro con Enzo è stato davvero singolare. Ero appena uscito da una panetteria che incontro quest’uomo, iniziamo a chiacchierare e lui mi mostra i segni dei buchi delle pallottole nella sua gamba. Da quella conversazione è nato lo spunto per il film. Mary l’ho conosciuta più tardi, all’inizio era timida e restìa a farsi intervistare, così come Enzo che col passare del tempo è diventato sempre più sciolto davanti alla cinepresa".

Piccola storia e grande storia
"Questo film segue due storie, quella principale riguarda l’amore tra Enzo e Mary, la grande storia è quella della città di Genova raccontata da immagini d’archivio appartenenti alla fondazione Ansaldo e da riprese di cineamatori, ricercate pazientemente da Sara Fgaier, vere depositarie della genovesità portata da questo film".

La sceneggiatura
"La sceneggiatura del film è arrivata successivamente al montaggio. Non è stato un lavoro diretto e indipendente, ci siamo arrivati progressivamente e tutto è partito dall’intervista centrale".

La musica
"Le musiche sono originali e ho scritto tutti i testi alla fine. Sono venuti di getto, istintivi, solo nell’ultima parte ho voluto inserire una citazione di Franco Fortini. Credo molto nell’ipertesto e il cinema concede queste libertà".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy