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David Verbeek • Regista

Le tribolazioni di un europeo in Cina

di 

- Dopo Shanghai Trance (in competizione a Rotterdam) e R U There (Un Certain Regard a Cannes 2010), il regista olandese torna a esplorare la Cina in Club Zeus.

Il primo film di David Verbeek, Shanghai Trance, è stato proiettato in concorso al Festival di Rotterdam; il secondo, R U There [+leggi anche:
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, ambientato a Taiwan, è stato selezionato nella sezione Un Certain Regard di Cannes. Il terzo, Club Zeus [+leggi anche:
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, si svolge nuovamente a Shanghai.

Cineuropa: Con questo film, torna a Shanghai.
David Verbeek: A dire il vero, l'idea mi è venuta in Giappone. Ero a Tokyo, nel quartiere di Shinjuki, dove le strade sono piene di accompagnatori. Il regista Fow Pyng Hu (autore di Paradise Girls e assistente alla regia per R U There) mi ha mostrato un documentario a tal proposito: The Great Happiness Space. Questo film era una miniera d'oro in termini di materiale cui potevo rapportarmi, trovavo che esprimeva qualcosa di interessante sul modo in cui le grandi città asiatiche funzionano al giorno d'oggi. Girare in Giappone sarebbe costato troppo, allora ho cercato un'ambientazione simile a Shanghai, cosa non troppo difficile visto che le tendenze giapponesi sono spesso riprese qui.

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Ha fatto le sue ricerche nei club locali?
Ne ho frequentati parecchi in compagnia di donne e ho parlato con gente del mestiere. Poi ho scritto la sceneggiatura, che è di una trentina di pagine, in due settimane. L'occasione di girare si è presentata quando l'altro mio progetto, più grosso (R U There) è stato posticipato di sei mesi. Ho capito che dovevo cogliere quel momento per fare questo film, rapidamente, con un budget limitato. La squadra locale era entusiasta riguardo al progetto. Abbiamo potuto girare in nove giorni.

Che cosa fa di un club di accompagnatori un buon soggetto per lei?
Capisco la loro ragione d'essere, avendo vissuto tre anni a Shanghai e avendo avuto amiche laggiù. Questo film parla della mia vita. Parla della verità contrapposta alla menzogna, di ciò che spinge le persone a fidarsi delle altre e a trovare una base per le loro relazioni. Il favorito tra i ragazzi, Sly, ha fatto carriera dicendo alla gente quello che voleva sentirsi dire. Dopo il suo ritorno, quando deve spiegare la sua assenza, non si sa se mente o no, se sta facendo il suo lavoro o no. E' capitato anche a me: il denaro non c'entrava, ma posso rispecchiarmi in questo genere di problemi di fiducia nei rapporti.

Come ha raccolto i soldi per fare questo film?
All'inizio, il fondo olandese DKVB ci ha offerto 20 000 €, successivamente si è unito a noi un produttore olandese, Raymond van der Kaaij di Revolver Media. Ho poi sollecitato la mia coproduttrice di R U There, Natacha Devillers, che lavora a Shanghai. Non ci sono voluti più di due mesi.

Come ha scelto gli attori?
Le stesse persone che mi hanno aiutato a trovare gli attori di Trance hanno partecipato a questo film. Sono anche andato a Pechino. Mi sono semplicemente seduto in un bar e ho preso il caffè con una decina di potenziali candidati al ruolo di protagonista. Ho avuto la fortuna di trovare le persone giuste in così poco tempo.

Shanghai Trance è uscito in Cina. Succederà anche a Club Zeus?
E' poco probabile. E' un film molto più cupo. La commissione di censura ha tagliato 25 minuti di Shanghai Trance, ma in questo caso se tagliano tutto ciò che mostra il lato oscuro della vita in una grande città, non resta più niente. In compenso, il film è andato a Rotterdam ed è stato presentato al mercato di Cannes, quindi avrà una carriera internazionale.

Si vede più come un regista cinese o come un europeo che lavora in Cina?
La seconda. Film come Shanghai Trance e Club Zeus non potrebbero essere opera di un regista cinese. Avere una certa distanza permette di osservare i rapidi cambiamenti che sta vivendo il paese. Bisogna anche dire che io non parlo così bene il mandarino da poter perfezionare le interpretazioni. Sul set, c'è un traduttore che mi aiuta. Detto questo, nulla mi obbliga a girare in Asia. Il mio prossimo progetto si svolgerà altrove.

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