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Susanne Bier • Regista

Commerciale in Danimarca, d’essai nel resto del mondo

di 

- Love Is All You Need esce in più di 20 paesi

La regista danese Premio Oscar Susanne Bier è ascesa alla fama con drammi come Non desiderare la donna d'altri, Dopo il matrimonio [+leggi anche:
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. Nel suo nuovo film Love Is All You Need [+leggi anche:
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, una parrucchiera malata di tumore affronta un turbolento e tragicomico viaggio in Italia. Love Is All You Need è stato proposto in prima mondiale alla Mostra di Venezia e uscirà in più di 20 paesi.

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Cineuropa: Come riesce a creare personaggi femminili così autentici?
Susanne Bier: La protagonista somiglia vagamente a mia madre. Quando Anders Thomas Jensen (lo sceneggiatore) ed io abbiamo iniziato a parlare di fare un film sul cancro, e deciso subito di girare una commedia romantica perché non volevamo realizzare un dramma troppo intenso. Volevamo dare speranza a tutta l’idea, e per me è stato naturale guardare a mia madre: è sempre stata positiva e ottimista. Anche quando stava davvero male non faceva che dire che le infermiere erano deliziose.

Il suo film viene venduto come una commedia romantica: la pensa così anche lei?
Il film ha in sé molti elementi divertenti, ma non direi che è una commedia. Me lo sono chiesta anch’io ma non sono sicura che io lo venderei così. Le regole dicono che una storia d’amore deve finire male e una commedia romantica deve finire bene. E in questo sì, è una commedia romantica, ma è davvero difficile capire cosa fare quando vendi il tuo film, se stai facendo bene o male.

Da regista, accetta molti compromessi?
A livello cinematografico no, non ne accetterei, ma i compromessi sono tanti, a partire dal titolo. Preferisco quello danese La parrucchiera calva — è molto più divertente, e nasce dal tema del cancro, in maniera leggera. La reazione dei distributori è stata chiara: avrebbe alienato il pubblico dei loro paesi. Così ho accettato di ascoltare il loro parere.

Le piace l’umorismo nero di Anders Thomas Jensen?
Anders Thomas Jensen ha un senso dell’umorismo realmente nero, non credo che più nero sia possibile. Mi piace parecchio, ma probabilmente sono molto romantica e tendo a rendere il materiale più caldo ed emotivo.

C’è differenza fra come i suoi film vengono percepiti in Danimarca e nel resto del mondo?
Beh, in Danimarca sono commerciale e nel resto del mondo d’essai — è divertente no? Con In Un Mondo Migliore, ho vinto un Golden Globe, il Premio al Miglior Regista Europeo e l’Oscar, ma in Danimarca non sono neanche stata nominata per i riconoscimenti equivalenti. C’è più snobismo, cosa è abbastanza europea. Le cose devono essere poco comprensibili e parecchio strane, e subito si grida al capolavoro. Ma in Danimarca ho un grande pubblico, e penso di essere in grado di raccontare storie sostanzialmente buone e portare nelle sale il grande pubblico per cui questi film sono pensati.

Perché ha scelto Pierce Brosnan come protagonista maschile?
All’inizio del film, la protagonista femminile ha perso tutto: è stata male, ha finito le cure, è terrorizzata. La malattia non è scomparsa. Non ha i capelli, e ha solo un seno. Il marito ha una relazione con una bella bionda che ha l’età di sua figlia. Una donna in un momento disastroso della sua vita. E con chi pensate che voglia stare? L’uomo dei sogni è un James Bond umano, affascinante esternamente, e dentro appassionato e intenso.

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